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UNDER JOVE’S PROTECTION, Mostra personale di Kuril Chto

Inaugura

Mercoledì, 17 Aprile, 2024 - 18:00

Presso

KUNST DEPOT ‘Parrucche ai Biri’
Cannaregio 5415 30121, Venezia

A cura di

Valentin Diakonov

Partecipa

Kuril Chto

Fino a

Mercoledì, 17 Aprile, 2024 - 22:00

UNDER JOVE’S PROTECTION, Mostra personale di Kuril Chto

Comunicato

Mostra personale di Kuril Chto UNDER JOVE’S PROTECTION
17.04 — 17.05.2024

Opening 17 Aprile, h. 18 - 22.00

a cura di Valentin Diakonov - Bahnhof Gallery

KUNST DEPOT ‘Parrucche ai Biri’

Cannaregio 5415 - 30121, Venezia

 

Dal 17 aprile al 17 maggio, in concomitanza con la 60ma Biennale d’Arte di Venezia, allo spazio Kunst Depot ‘Parrucche ai Biri’ nel sestiere di Cannaregio, sarà visibile al pubblico la personale dell’artista Kuril Chto dal titolo Under Jove’s protection, a cura di Valentin Diakonov. L’esposizione, promossa dalla Bahnhof Gallery, vedrà protagonista l’installazione con a tema la sedia Monobloc, un oggetto di design che da tempo è oggetto di ricerca da parte dell’artista.

Kuril Chto, artista di origini russe che attualmente vive e lavora tra Lisbona e New York, indaga le caratteristiche di questo oggetto di uso comune ed estremamente diffuso su tutto il pianeta, quasi fosse un personaggio di fama universale attraverso cui conoscere il mondo e riflettere su ciò che sta accadendo.

Il curatore Valentin Diakonov a proposito del progetto della sedia Monobloc:

“L'artista è affascinato dall'ubiquità della sedia, dalla sua onnipresenza sulla superficie del pianeta e dalle implicazioni di ospitalità che questo semplice pezzo di arredamento offre. Come sottolinea lo studioso dei media e inventore degli annunci pop-up Ethan Zuckerman nel suo blog, "La Monobloc non offre indizi linguistici, nessun segno evidente che sia stata localizzata. Ovunque tu sia, è a casa sua." 

Per Kuril Chto, la sedia è "un personaggio" che "si apre a me e attraverso di essa studio e imparo sul mondo, riflettendo su ciò che sta accadendo".

 

Volendo aderire al tema della Biennale 2024 che riflette sul concetto di straniero e di spostamento, Kuril erige la sedia Monobloc, tipologia di sedia estremamente diffusa, molto leggera ed impermeabile realizzata in polipropilene, a simbolo dell’essere sempre “a casa”, in quanto oggetto frequentemente presente praticamente ovunque, nelle abitazioni, ai locali pubblici, dai luoghi ricreativi alle strutture balneari. L’installazione della sedia Monobloc vuole essere per Kuril una riflessione su quelle figure che solitamente, nella narrazione generale del nomade e dello straniero, sono spesso assenti, attribuendo alla sedia quei valori come l’accoglienza, l’ospitalità e la generosità gratuita che l’artista stesso ha incontrato durante i suoi viaggi. 

Con un riferimento alla letteratura antica, l’artista russo fa una corrispondenza con la figura di Nausicaa presente nell’Odissea di Omero, personaggio che offre cibo e riparo ad Ulisse. 

 

In mostra saranno esposte alle pareti le rappresentazioni pittoriche delle sedie, dove spiccherà il colore blu di Yves Klein, insieme alla collocazione di sculture in bronzo raffiguranti sempre le sedie Monobloc. Lo spazio sarà interamente occupato da file di tavoli da spiaggia ed ombrelloni a disposizione dei visitatori per prendersi una pausa dai ritmi vivaci della città. 

L’effetto sarà quasi alienante, con l’assenza totale della figura umana e al contrario, l’onnipresenza della sedia Monobloc dalle pareti all’installazione, come in una grande mostra organizzata e costituita dalle sedie di plastica. 

Kuril Chto introietta in questo ambiente le sensazioni di “nostalgia, solitudine, una sorta di Saudade”. 

Il curatore Diakonov, intravede inoltre le sensazioni di affidabilità e sicurezza che in questa installazione la sedia Monobloc evoca, citando la famosa linea di Blamnche DuBois in A Streetcar Named Desire: “Chiunque tu sia, sono sempre dipeso dalla gentilezza degli estranei."

 

Kuril Chto esplora temi e argomenti difficili, spesso controversi e dolorosi, che sottendono la società contemporanea e trae spunto di riflessione dal mondo dei social network, dei meme e della comunicazione in generale, ricreando narrazioni che vedono la personificazione di oggetti di uso quotidiano dalle caratteristiche ironiche e ai limiti dell’assurdo. Giocando con la rappresentazione in scala degli oggetti e modificando forma, colore e contesto come nel caso della sedia Monobloc, Chto va alla ricerca delle interconnessioni fra oggetti e  la dimensione umana, arrivando ad indagare così anche tematiche sociali, controverse e dolorose della società contemporanea. 

Dallo Statement dell’artista si legge: 

“Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, l'artista cerca nuovi modi per raccontare la catastrofe umanitaria attraverso l’analisi di beni di consumo, narrazioni storiche e altri mezzi. Un interesse recente di Kuril Chto è la superficie degli oggetti tecnologici, come SUV, benne per escavatori e altri esempi. Esplorando il “feticismo” della finitura verniciata e dell'acciaio, Kuril Chto mira a catturare il potere di fascino e controllo rappresentato da macchinari pesanti e mezzi di trasporto personali.”

 

La Bahnhof Gallery, fondata dalla curatrice newyorkese Ekaterina Soriano, è una galleria itinerante che si propone di rappresentare artisti emergenti, cercando di trovare sempre una collocazione coerente ai progetti curatoriali per valorizzarli. Interessati ai media più diversi ed insoliti, la galleria sostiene l’espressione libera delle idee e l’utilizzo di spazi non convenzionali. Le mostre di Bahnhof sono state recensite in Paris Review, The Office Magazine e Artnet News. 

 

SCHEDA INFORMATIVA

Kuril Chto - UNDER JOVE’S PROTECTION

A cura di Valentin Diakonov

Bahnhof Gallery

17.04 — 17.05.2024

Opening 17 aprile, h. 18 - 22.00

Da Mercoledi a Lunedi  dalle 11 alle 19 - Chiuso il Martedi 

 

KUNST DEPOT

‘Parrucche ai Biri’

Cannaregio 5415

30121, Venezia

 

SITO WEB e SOCIAL MEDIA 

kurilchto.com   

kurilchto.art@gmail.com

@kuril.chto

 

CONTATTI STAMPA 

Cristina GATTI Press & P.R.

press@cristinagatti.it  

+39 3386950929

 

BIOGRAFIA

Kuril Chto (1989) è nato a San Pietroburgo, in Russia. Negli ultimi cinque anni ha vissuto e lavorato a Lisbona, in Portogallo. Attualmente frequenta un master in pittura presso la New York Academy of Art, con laurea prevista nel 2024. Kuril ha esposto le sue opere a Roma, San Pietroburgo, Mosca, Basilea, Lisbona e New York.

Kuril Chto lavora con una vasta gamma di media, tra cui disegno, pittura, disegno digitale, ceramica, scultura, interventi urbani e performance. Ispirandosi al mondo dei social network, dei meme, delle notizie, della pubblicità e della vita quotidiana, crea narrazioni ironiche e assurde che spesso ruotano attorno a una serie di oggetti di uso quotidiano. Attraverso la sua arte, Kuril indaga temi difficili, spesso controversi e dolorosi che sono alla base della società contemporanea.

 

mostre personali e collettive

2023 - Sono Curious Blue, con Rui Palma, Galleria Foco, Lisbona, Portogallo

2022 - Beni, Galleria Voskhod, Basilea, Svizzera

 

mostre collettive selezionate

2023 - Nuovo Mondo dei sogni, Sapar Contemporary Gallery, New York, USA

2021 - Field Trip, spazio CO-OP, Lisbona, Portogallo

2020 - Dietro le nuvole c'è il futuro, DK Gromov, San Pietroburgo, Russia

2020 - Terza Tretyakov Prize Award Ceremony, CCI Fabrika, Mosca, Russia

2019 - Radicato nello Spot, Street Art Museum, San Pietroburgo, Russia

2017 - Giorni più luminosi stanno arrivando, Street Art Museum, San Pietroburgo, Russia

2016 - Wunderkammern va oltre, Wunderkammern Gallery, Roma, Italia

 

residenze 

2016 - Spazio Ferro Dome, Rotterdam, Paesi Bassi 

istruzione

2022-2024 - MA, Accademia d'Arte di New York, USA 

2006-2011 - BA, Università Statale di San Pietroburgo, Russia

 

premi 

2020 - Premio Tretyakov per la categoria Curatorial Choice, Mosca, Russia

2018 - Nomination per il Sergey Kuryokhin Contemporary Art Award nella categoria Best Public Art Project, San Pietroburgo, Russia

 

SELECTED PRESS

VANITY FAIR ITALY / E tu uccidi per una lavatrice? / Cristina Manfredi / 2022

UMBIGO MAGAZINE / Kuril Chto X Umbigo / Josseline Black / 2022

SETENTA E QUATRO / Kuril Chto: “Em países totalitários, o 'poder da arte' não chega” / João Biscaia / 2023

 

 

 

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