LOBODILATTICE

Altra comunicazione fuori dal tempo!

Il linguaggio dell'arte è sempre simbolico, e in quanto simbolico è sempre rituale, in quanto rituale in grado di determinare culturalmente una comunità senza imporgli una comunicazione imposta.
Il rituale ruota intorno al simbolo, il simbolo è un segno di riconoscimento tra gli ospiti: questo è il motivo per cui per entrare in una comunità, in un territorio artistico (macro o micro che sia), è fondamentale comprendere gli artisti e interagire con loro, senza l'interazione con gli artisti residenti in un territorio non può esserci accanimento.
Oggi nessuno conosce gli artisti visivi locali, al mondo è stato tolto in questo modo il suo valore simbolico: il linguaggio artistico dei luoghi è il rito, la ritualità resistente del linguaggio dell'arte è quello che ha determinato la nostra identità di specie umana.
Il rituale linguistico del fare arte visiva, rende la vita resistente: la comprensione linguistica dell'arte è una questione d'attenzione, l'attenzione è la naturale preghiera dell'anima, oggi l'arte non prega più, produce se stessa senza sosta.
Senza la ritualizzazione del gesto artistico, non si può stabilire l'attenzione?
L'arte contemporanea più è nuova e più annoia, quello che concettualmente ci nutre artisticamente è nella protostoria del nostro linguaggio: la ritualità è comunità, è risonanza armonica e ritmo comune, nulla a che vedere con like, friend e follower (solo strumenti che rinforzano il proprio eco).
La comunicazione digitale è una messa in esposizione d'impulsi interiori privati che nulla hanno a che vedere con la comunicazione.
La ritualità linguistica dell'arte è narrativa, non necessita di rinnovamento o accelerazione, i simboli non si muovono, stanno fermi!
Le informazioni esistono invece solo se circolano, l'informazione istantanea sul presente non ha nulla a che vedere con un linguaggio artistico, l'arte contemporanea è altra comunicazione fuori dal tempo!