di Lara Gigante
Ripartire dalla “poiesis”, ovvero dall’atto creativo, rivelatore di nuove prospettive e significati è una riflessione che attraversa, seppur difformemente, molta parte della storia del pensiero. Allo stesso modo, il concetto emerge al centro della riflessione di Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente, nella sua recente pubblicazione doppia: “Poiesis – scritti d’arte contemporanea” e “Puglia – artisti, luoghi e sperimentazioni nell’arte contemporanea” edito da Edizioni Milella (2024). I testi costituiscono una summa dell’impegno critico che Pavone ha esercitato negli ultimi sedici anni. Gli scritti qui raccolti, realizzati tra il 2007 e il 2023, si configurano un impianto omogeneo che, partendo dal saggio filosofico presente nel primo volume, forma che evidenzia la formazione dell’autrice, si completano di una panoramica di voci ed esperienze progettuali, nazionali e, nel secondo volume, territoriali. La critica e giornalista offre al lettore l’urgenza di alcune tematiche afferenti l’arte contemporanea sempre cruciali e aperte: quelle che vanno dalla funzione dell'artista e del critico nella società, all'importanza dell'arte come espressione culturale e identitaria in relazione al territorio. Un’indagine sull'universo interiore degli artisti, evidenzia le domande esistenziali e i processi di ricerca che guidano le pratiche artistiche. Questioni che attraversano le otto sezioni tematiche del primo volume, declinate secondo l’analisi storica di Pavone e profondamente imbevute di una certa erudizione classica, preziosa chiave di lettura. Moltissime le pratiche e gli artisti presenti, come in una esatta cronologia che Pavone ha costruito attraverso la sua diretta esperienza, dall’analisi della spinta creativa, alla riflessione sui contesti e sui luoghi. Con il secondo testo, riportante scritti datati 2011-2023, ci conduce a considerare le identità regionali, come la Puglia e il suo genius loci, esplorando legami tra passato e presente e valutando come arte e sperimentazione artistica si siano radicate in forme ed esperienze virtuose.
Un’analisi critica che poggia i fondamenti su una precisa documentazione arricchita inoltre, di trasversali riferimenti culturali contemporanei che vanno da Bauman a Baudrillard. Il suo studio fenomenologico sull’arte contemporanea invita ad una considerazione più ampia, che anela a postulare trasformazioni all'interno delle società sistemiche odierne, a partire dalle rivoluzioni culturali.