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Casetta Studio, il nuovo centro di arte contemporanea nelle campagne pugliesi

Nasce nelle campagne di Copertino, in un fabbricato agricolo all’interno di un ex uliveto, “Casetta Studio - spazio rurale per l’arte contemporanea”, un nuovo centro dedicato all’arte contemporanea, in particolare alla ricerca queer e non binaria e al suo innesto con il territorio. Lo spazio è stato inaugurato sabato 30 marzo con la mostra “FS-17 corpi favolosi” di Emanuele Gatto, a cura di Cosimo Caroppo. In esposizione le opere più recenti realizzate dall’artista salentino (classe 1981) - tra dipinti e installazioni site-specific – concepite sotto il segno del dialogo visivo con il territorio.

Fondato da Cosimo Caroppo e da Emanuele Gatto, Casetta Studio è uno spazio no-profit di ricerca, incontro e residenza, destinato ad ospitare progetti artistici variegati, considerato dagli autori come “luogo vergine della creazione, dove una costante sensazione di possibilità convive con la patina di una memoria agricola ancestrale”. E’ una ricerca caratterizzata, dunque, dall’esplorazione delle radici identitarie e dalla riqualificazione territoriale attraverso l’arte contemporanea. Uno spazio rurale abbandonato, attorniato da ulivi ormai morti, diviene centro attivo di ricerca e di creatività aperto, attraverso uno “sguardo non conforme”, al dialogo con l’arte non accademica.

“Ci siamo chiesti - spiegano Caroppo e Gatto - se potesse bastare l’arte ad animare questo luogo e riscattarlo dall’abbandono. Se fosse possibile innestare su queste pietre vite queer ed esistenze non binarie, dando espressione alle diverse possibilità che esse suscitano”. E assicurano che: “Tornare e restare è un continuo ricollocarsi in un gioco di tessere troppo quadrate, antiche, conosciute, ubbidite. Allora con tutto questo materiale sociale ed etnografico, tutte queste tessere, inizia un lavoro di delegittimazione, di ascolto di un passato che riemerge, ma per la prima volta parla liberamente.  Come acqua ci infiltreremo, come linfa risaliremo la materia. Filamenti per varcare. Fessure da scucire”. 

La ricerca di Emanuele Gatto, che lavora tra il Salento e Francoforte sul Meno, attraversa diversi linguaggi artistici - tra pittura, fotografia, performance, videoarte e installazioni – nell’ottica della sperimentazione della centralità del corpo “in tutte le sue figurazioni e in tutti i suoi movimenti”. Ha esposto, tra i diversi eventi artistici, alla Biennale del Salento a Palazzo Vernazza, Lecce nel 2014, a Paratissima Art Fair a Torino nel 2018, a Francoforte, nelle mostre “Terra Madre” e “Queer Landscaper”, entrambe del 2023.   

A proposito della mostra inaugurale di Casetta Studio spiega, insieme al curatore: “FS-17 perfora un diaframma, lo attraversa e, facendo esperienza del penetrare, ne annuncia l’esistenza. È il diaframma delle normalità codificate dalla cultura egemone, un panno che addormenta in comfort zone e che autorizza al giudizio. FS-17 ci prende per mano e poi ci lascia andare nella direzione della scoperta di noi stessi, corpi senza rotelle che imparano un equilibrio terrificante ed eccitante”.

La mostra, a ingresso libero è visitabile su appuntamento fino al 6 aprile in via Grottella esterna, contrada Li Preti – Copertino (Le). Info: 340.244370; info@emanuelegatto.com; cocoppo@yahoo.it; Instagram: www.instagram.com/casettastudio_

 

 

Cecilia Pavone