Nato nell’era della fotografia tradizionale, si è adattato perfettamente alle nuove tecnologie anzi, ha fatto tesoro dell’esperienza precedente - già arricchita, negli anni passati, da viaggi e soggiorni in giro per il mondo - per rendere maggior merito alla foto digitale, più comoda, più veloce, più agevole da gestire per tutti ma che, per lui, è anche ispiratrice di idee e ciò accade proprio grazie alla prerogativa di rapidità che permette di poter catturare l’attimo fuggente, per non parlare, poi, della nitidezza con cui le immagini possono essere riprodotte.
Luca Donati è stato tra i primi ad utilizzare la macchina fotografica digitale e spesso ciò che realizza sono veri e propri "quadri d’autore" poiché le immagini immortalate, non sono altro che la sua, personale, impressione della realtà.
Nelle opere del fotografo bolognese si percepisce poesia, intimismo, trasfigurazione e soprattutto, il concetto di tempo. Il tempo si ferma e si tramuta in armonia, silenziosa, cosparsa di un velo malinconico che accomuna molte delle sue tematiche artistiche siano esse scenari di paesaggio o ritratti ma anche contesti di quotidianità urbana, ambientazioni sociali o luoghi artistico/monumentali che ama riprendere anche, in bianco e nero, connotandoli d‘una certa atmosfera romantico/crepuscolare .
La bellezza che non si sa descrivere a parole ( ma che si sa riconoscere ) è quella che Luca Donati desidera catturare negli scatti fotografici o nelle sue raffinate elaborazioni digitali; la bellezza e l’ispirazione creativa, sono per lui, qualcosa di prettamente personale: tuttavia l’Estetica insegna che tanti giudizi soggettivi possono coincidere con un unico concetto oggettivo, riconosciuto da tutti e assunto come criterio convenzionale il quale, pure, è soggetto a mutazioni, mode o epoche; perciò, forse, l’unico criterio comune rimane l’appagamento emotivo destato da un’opera d’arte, una piacevole esperienza intima e sensoriale.
Anna Rita Delucca (11 luglio 2019)