Inconscio collettivo dell'arte, vuole dire patrimonio linguistico iconico connettivo comune.
L'universo linguistico comune passa per qualcosa che sembra essere biologica ed ereditaria, quel nodo di connessione tra artista produttore di linguaggio e l'osservatore.
Considerando che anche l'artista è un osservatore, quello che connette artista e osservatore è il linguaggio dell'arte: sostanzialmente tutti quanti facciamo capo a immagini e motivi mitologici comuni, trasversali a lingue, identità e culture, come fossimo tutti dentro una bolla di rappresentazione collettiva (e connettiva).
L'archetipo arriva a noi attraverso una rappresentazione ed un'elaborazione cosciente, il mito affonda in una manifestazione presente nella nostra psiche (come fosse un'applicazione di uno smartphone), che rivela l'essenza della necessità della conoscenza della nostra natura.
l linguaggio visivo è il nostro social network, lo remiamo attraverso immagini eterne, che come sempre affascinano, sopraffano, ci legano attraverso un vasto sistema di pensiero che pare ordinare ritmicamente il mondo dal nostro osservatorio comune.