LOBODILATTICE

L'artista è mai sveglio!

L'artista è mai sveglio!

Attraverso la propria ricerca linguistica dell'arte, l'artista contemporaneo raggiunge stati onirici attraverso il piacere del processo, cercando stimoli finalizzati a produrre alterazioni dell'esperienza visiva: eppure l'aspetto introspettivo, nel mondo occidentale, pare essere qualcosa, che non abbia nulla a che fare con la formazione, la ricerca, la crescita e la maturazione cosciente dell'artista, o meglio da almeno trent'anni, nel nome della professionalizzazione, la si sta debellando da tutte le accademie occidentali.
Eppure il territorio dell'arte, è sempre stato quello di confine tra la scienza e la metafisica.
L'artista visivo, chi mi legge sa che amo definirlo maggiore, è un sognatore da sempre lucido, allenato nel quotidiano a visualizzare ed essere autore, della sua trama onirica, un controllore volontario della propria immaginazione, un orientatole che guida nelle sue rappresentazioni.
La ricerca del suo codice, stile o cifra, è qualcosa che programma quando dorme, quando pare passivo è presente, sogna lucidamente dentro se stesso.
Il sogno lucido è un suo stato mentale, appassionante:
combina intensità pittorica e creativa del sogno, col controllo della veglia, in questa modalità comprende e transita nella coscienza!
L'artista che viaggia nella sua coscienza, è l'unico strumento biologicamente umano futuro, per traghettare oltre i recinti linguistici e simbolici creati dal mercato per controllarci.
L'aumento vertiginoso della comunicazione virtuale, rischia senza gli artisti maggiori, d'intrappolarci nel relativismo delle opinioni, rendendoci biologicamente contagiarili da memi che trasmettono narrazioni fallaci, che possono arrivare a falsare pareri, opinioni, democrazia, spirito critico e meritocrazia.