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Luce Universale di Peter Nussbaum

E = mc² è un'equazione che stabilisce una relazione tra l'energia (E) e la massa (m) di un sistema fisico. Questa è l'equazione di Einstein , dalla quale prende spunto ed osservazione Peter Nussbaum. I suoi quadri, esposti in questa torrida estate post Covid 2020, si trovano nella Chiesa di Santa Marta a Mergozzo, in provincia di Verbania. Si tratta di una serie di dipinti dove non solo viene sviscerata pittoricamente l'equazione einsteiniana, ma c'è una ricerca geometrica infinita, tutte le forme subiscono da parte di Nussbaum una sollecitazione, una accelerazione ed infine apparentemente ferme continuano il loro moto ondulatorio. Inutile dire che Nussbaum è un appassionato ed esperto conoscitore di astronomia, cabala, numerologia, pertanto le influenze e gli spunti da cui trarre materiale per i suoi dipinti è veramente infinito. Infiniti come le tele che si presentano agli occhi di chi le guarda, i giochi geometrici si ripetono, si moltiplicano, mai diminuiscono e portano lo spettatore a ritrovarsi come dentro ad un labirinto infinito appunto, dove è impossibile trovare la via d'uscita. Forme voluttuose, nonostante le figure siano dei triangoli, piuttosto che dei rettangoli, ma sempre intersecate tra loro, come in una danza, come se un sottile fil rouge li unissse in modo indissolubile.

Utilizzare le forme geometriche in arte non è cosa recente, Nussbaum però lavora sul concetto di energia nell'arte. Infatti, le sue tele esplorano il concetto di luce, in modo totale, apparentemente statiche, sono invece l'esatto contrario, i bianchi e gli azzurri che insieme diventano e assumono la forma dei ventagli, e queste forme su sfondo nero, realizzate su lastre metalliche amplificano maggiormente questo senso di moviemnto.

Nussbaum propone anche due dipinti di arte sacra dove la sua geometria non appare affatto scontata, ma eslata ed illumina. È il caso di San Gabriele, circondato da forme che rendono ancora più etereo il santo stesso, quasi a stringerlo in un abbraccio.

Nussbaum lavora come un alchimista, dosando nella sua pittura gli elemnti che più lo attraggono, ricorrenti i cerchi, i triangoli, tutte le sue forme non sono un risultato non calcolato ma bensì l'armonizzazione di concetti teorici matematici o geometrici trasposti in pittura.

All'interno della Chiesa si possono ammirare sette dipinti, di medie dimensioni, che impreziosiscono la Chiesa di Santa Marta di origine romanica, risalente al XII secolo, ed invitano lo spetttaore ad una visione completamente immersiva, si rimane attratti e la sensazione con la quale si esce dalla mostra è ancora più di mistero, di qualcosa che non conosciamo ma che sicuramente portiamo dentro tutti noi.

Potremmo definire i dipionti di Nussbaum enigmatici, intrisi di mistero, summa delle conoscenze che l'uomo, prima che pittore, ha nel tempo e con gli anni acquisito e poi trasposto in pittura.

Ci piace pensare che i suoi quadri possano tranquillamente convivere serenamente con l'idea di sacro e non di profano, tanto da poter equiparare i dipinti di arte sacra a delle nuove icone contemporanee.

La mostra fa parte della rassegna Percorsi trasversali a cura di Marisa Cortese, visibile dal 30 Luglio al 31 Agosto 2020 nel centro storico di Mergozzo.

 

Claudia Migliore