ANADRAMMI, nel segno della rappresentazione
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ANADRAMMI, nel segno della rappresentazione
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ANADRAMMI
Nel segno della rappresentazione
S’ispira al tema proposto quest’anno dal Festivalfilosofia , ‘parola’, la collettiva che inaugurerà il 9 settembre alle 18,30 negli spazi della galleria Ranarossa 3.0, in via Montevecchio, a Modena. Il progetto si identifica nella condivisa creazione di in un neologismo, ‘Anadramma’, sulla cui essenza resta fortemente ancorato il lavoro di ciascuno dei 7 artisti che vi sono impegnati: Marco Lombardo, Alessandro Monti, Ersilia Sarrecchia, Demis Savignano, Alberto Zecchini, Gaetano Tommasi, Cetti Tumminia. La parola che connota il percorso espositivo, nasce dalla fusione tra anagramma (dal Greco ‘anà’ (sopra) e ‘gramma’ (lettera) e la lettura letterale del termine dramma, sempre dal Greco ‘drama’, azione, che ha assunto il significato di ‘qualsiasi componimento destinato alla rappresentazione’. Nel titolo della mostra, il nuovo termine è declinato al plurale, poiché il lavoro ha alla propria base una volontà collettiva: attribuire all’arte unicamente il carattere di rappresentazione che le è proprio, sgravando il termine ‘dramma’ dagli schemi interpretativi più recenti che gli hanno attribuito un significato negativo e conflittuale. In realtà, com’è noto, una tragedia è un dramma, ovvero una rappresentazione, ma un dramma non deve necessariamente essere una tragedia. Giocando sulla parola, esattamente come si fa con gli anagrammi, gli artisti hanno seguito un filo interpretativo che riassume il principio che è la radice dell’arte: conoscere e comunicare la realtà tramite la pura rappresentazione. L’arte è un linguaggio. Attraverso la mente creativa, l’immagine, il concetto, il messaggio prendono vita per mezzo di tecniche diverse, così come la parola si serve degli alfabeti, e divengono rappresentazione per essere comunicati al mondo. Sopra gli stereotipi e oltre le rigidità, il dramma è azione; e l’arte è quell’azione che, da sempre, mira alla traduzione universale della consapevolezza e va oltre il verbo.
Cristina Boschini
Marco Lombardo, nato a Bologna, città in cui vive e lavora. Utilizza il linguaggio fotografico con grande libertà; la fotografia tradizionale, infatti, in alcuni suoi progetti si arricchisce di elementi pittorici e luminosi. Da molti anni espone le sue opere in ambito nazionale, in diverse gallerie e fiere di settore.
Alessandro Monti, vive e lavora a Modena. La sua ricerca artistica è in continuo divenire. Nelle sue opere, il dialogo tra l’oggetto reale e la sua rappresentazione si fa strumento di lettura e comprensione. Attraverso questa relazione si producono significati importanti riguardo a temi cari all’artista, come l’ambiente, il tempo, la bellezza.
Ersilia Sarrecchia, nata a Latina, vive e lavora a Modena, Diplomata, con lode, in Pitturaall’Accademia di Belle Arti di Roma, prende parte a esposizioni e fiere di settore, in Italia e all’estero. Orienta prevalentemente la sua ricerca verso il mondo femminile e l’osservazione attiva della natura. Nei suoi dipinti si assiste a un dialogo serrato tra figurazione e astrazione; i soggetti di matrice realistica sono inseriti in paesaggi astratti e talvolta sopraffatti dalla materia e da cromie innaturali.
Demis Savignano, è Carpigiano ed è libero professionista in campo artistico dal 2002. Collaborando dapprima con il maestro d’arte e noto aerografista Claudio Mazzi, ha iniziato un lungo percorso basato sull’iperrealismo. Ha disegnato veicoli per una nota casa motociclistica italiana, aerografato micro disegni riprodotti su accendini antivento e personalizzato vari oggetti per noti brand. Negli ultimi anni la sua tecnica si è evoluta in più direzioni, dando vita a opere eseguite interamente a penna bic. I suoi dipinti, tra reale e surreale, fanno riferimento a un mondo in cui il tema dominante è l'amore.
Gaetano Tommasi, nato a Lizzano (Taranto). Appassionato di pittura fin dall'adolescenza, inizia come autodidatta, producendo opere connotate da una vena Neosurrealista. Dopo le Lauree in Scienze Biologiche e in Comunicazione e Marketing, all’Università di Modena e Reggio Emilia, si dedica alla pittura in modo più sistematico e inizia a frequentare corsi di tecnica e uso del colore ad olio oltre a vari atelier, confrontandosi con diversi artisti. Ha completato gli studi in Arti figurative all’Istituto Europeo del Design di Como. La sua ricerca è estesa agli aspetti interiori, personali e profondi della pittura, senza tralasciare i risvolti simbolici.
Cetti Tumminia, nata a Sassuolo, Modena, consegue i diplomi di Maestro d’Arte nel e in Grafica Pubblicitaria e Fotografia. Da sempre interessata al mondo dell’arte, sviluppa il suo percorso di autrice visiva, a livello professionale, in anni relativamente recenti. Dal 2013 inizia la sua ricerca nell’ambito del disegno e del dipinto iperrealista, scegliendo come tecnica prediletta la grafite e sperimentando al contempo su molteplici supporti e con diversi mezzi pittorici. Espone in numerose mostre collettive, organizzate sia da gallerie private e sia da enti pubblici, in mostre personali e fiere d’arte, ricevendo riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali.
Alberto Zecchini, Modenese, dopo il diploma in Ragioneria frequenta la scuola di fumetto “Nuova Eloisa”, a Bologna, poi lo studio del pittore Ermanno Vanni, a Maranello. Nei suoi lavori si assiste a un viaggio tra l’interiore e l’esteriore: le sue tele sono animate da personaggi onirici, intrisi di colori dalle tonalità della terra, con una materia viva e pulsante. Ha all’attivo numerose esposizioni, personali e collettive.
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