Calogero Condello - Tagli di luce
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Calogero Condello - Tagli di luce
Comunicato
Proseguendo l’itinerario regionale del progetto “Caduta e Rinascita”, sabato 26 settembre alle ore 18.00 alla chiesa di Santa Maria dei Battuti di Cividale s’inaugura la terza mostra della manifestazione interamente dedicata all’opera dello scultore Calogero Condello. Emblematicamente intitolata "Tagli di luce”, l’esposizione punta i riflettori sul principio del riscatto, della rinascita che segue a ogni caduta culturale, sociale e individuale, sempre foriera di nuovi orizzonti.
"Tagli di luce” si inserisce nel concept dell’intero progetto volto a tracciare da un lato la relazione concettuale fra una mostra e l’altra e dall’altro mettere in luce i diversi siti architettonici, archeologici e naturalistici del Friuli Venezia Giulia che le ospitano.
Dalle profondità uterine delle Grotte di Villanova (Lusevera), dove fino al 31 ottobre è visitabile la mostra Dialoghi, sono proprio le figure della rinascita a risalire in superficie e a catapultarsi fra i personaggi scultorei esposti alla Chiesa dei Battuti di Cividale.
La mostra è parte integrante della manifestazione Caduta e Rinascita, gestita dall’Associazione culturale Playart con la direzione artistica di Sabrina Zannier, il sostegno della Regione FVG, la collaborazione e il partenariato della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il contributo e il partenariato dei Comuni di Aquileia, Buttrio, Cividale, Lusevera, il partenariato dei Comuni di Udine e Tarcento, il patrocinio del Comune di Trieste e il contributo di Danieli e del Gruppo Tonello di Buttrio.
Tagli di luce è una mostra che mette in scena il sentimento della speranza, l’illuminazione che genera il riscatto e che si fa tanto più intensa e profonda proprio a fronte dell’esperienzialità della sconfitta. Non è quindi la messa in scena della felicità ma, piuttosto, del denso e pregnante appagamento dettato dalla capacità di assaporare la bellezza dell’esistenza quotidiana quale contraltare del dolore. Lo si percepisce nelle espressioni delle figure umane effigiate, per lo più serene, ma anche urlanti, di gioia o di dolore.
Tagli di luce, visitabile fino al 18 ottobre (venerdì 15-18, sabato e domenica anche 10-13), mette in scena l’umanità attraverso differenti figure maschili e femminili. “Tutte sfrangiate, sezionate lungo il profilo del corpo a definire un’apertura, uno spiraglio verso l’interno — afferma Zannier — come se il corpo e l’intera identità dell’individuo si fossero aperti offrendone la lettura agli altri. Condello sottolinea come il principio della relazione dipenda dalla volontà di comunicarsi, di mettersi a nudo o, almeno, di svelare uno spiraglio, d’inscenare un segno di apertura”.
Si tratta sempre di figure umane a grandezza naturale, che nel percorso espositivo hanno il sapore di forti presenze, con le quali il visitatore s’interfaccia percependo la verità delle espressioni e delle gestualità. Alla realtà delle loro fattezze si somma la simbologia cromatica dei corpi effigiati: ogni colore un tratto distintivo dell’identità e dell’emozionalità, sempre connotate dal “taglio di luce”, da quel profilo sfrangiato, per lo più giallo. Il giallo della luce che apre lo spiraglio verso l’interno, dove poter sbirciare, cercare, trovare.
In alcune figure lo spiraglio diviene apertura totale. Sculture divise in due poste l’una metà innanzi all’altra. Lo spettatore può così attraversarle e lo sbirciare diventa un guardare frontale e diretto per vedere dentro. Al colore saturo del corpo esterno qui si contrappongono cromie diverse e umorali, che l’artista fa esplodere nello spazio circostante come ulteriore segno di uno svelamento identitario.
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