Double Vision
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Double Vision
Comunicato
La doppia personale Double Vision dedicata alle architetture dell’abitare, vede protagonisti alla Galleria PUNTO SULL’ARTE i due pittori Carlo Cane e Marta Mezynska. Il vernissage della mostra si terrà sabato 5 Settembre 2020 dalle 15 alle 20, solo su appuntamento.
Due punti di vista completamente diversi sull’habitat identificativo dell’uomo resi dal pennello di due artisti diversissimi per sensibilità, età e provenienza e tuttavia legati da una serie di affinità pittoriche che li portano verso una figurazione potente e molto definita. La più grande differenza tra Carlo Cane e Marta Mezynska, tuttavia, è determinata dalla scelta dell’ambiente da ritrarre. Cane, infatti, mette al centro del suo lavoro le grandi dimore di campagna, quella stessa campagna in cui lui risiede, Mezynska invece - di origine polacca, ma che da tempo vive a Milano - è la cronista della metropoli.
Definite nel dettaglio, sì, ma perennemente in bilico, colte in un momento di trasformazione o addirittura di deflagrazione, le grandi case di campagna di Cane fluttuano dentro un ambiente vegetale inquieto, mobile, dinamico, pericolante, sempre sul punto di fagocitarle in un nulla candido che intacca la tela come una nebbia persistente. E tuttavia, pur in quell’imminenza pericolosa, comunicano un curioso senso di pace, di equilibrio, come se scaturissero direttamente da un sogno destinato al lieto fine. Mentre le case di Mezynska - sempre colte frontalmente - ci offrono facciate dai ritmi sincopati, dove le architetture ingaggiano intriganti contrappunti formali e cromatici in un costante gioco di rimandi astratti. Più veri del vero e tuttavia impossibili nelle loro armonie troppo perfette, gli edifici di Mezynska ci immergono in suggestive atmosfere metafisiche; e qui noi ci illudiamo, magari riconoscendo una città, di cogliere un senso, una spiegazione, ma l’immagine resta per certi versi inafferrabile, e per questo ancora più seducente.
Un CATALOGO BILINGUE, con la riproduzione delle opere esposte e il testo della curatrice Alessandra Redaelli, verrà realizzato da PUNTO SULL’ARTE.
Note Biografiche:
CARLO CANE: nasce a Valenza (AL) nel 1951. Dopo essersi formato artisticamente alla scuola privata di Giulia Pace Zelaschi, ha frequentato lo studio del pittore Gian Paolo Cavalli affinando la propria tecnica coloristica. amante della natura e della sua evoluzione sostiene da sempre la teoria Darwiniana. Nel suo cammino artistico ha mantenuto l'uomo e le architetture al centro delle sue ricerche. Pittore raffinato, realizza dipinti caratterizzati da un senso di attesa e di sospensione, in cui una natura immaginaria prende il sopravvento su tutto. Attraverso la sua pittura emozionante e coinvolgente l'artista indaga sugli elementi della natura e invita alla riflessione sulle sorti di essa. Miniaturista e artigiano orafo per diversi anni, ha realizzato mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero (tra cui Stati Uniti, Hong Kong, Inghilterra e Spagna, Svizzera). Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia - Padiglione Italia presso il Palazzo delle Esposizioni di Torino. Vive e lavora a Valmadonna (AL).
MARTA MEZYNSKA: nata a Bialystok (Polonia) nel 1981, si definisce italiana d’adozione. La sua formazione ha inizio con gli studi presso il Liceo Artistico della sua città natale, dove si è diplomata nel dipartimento di grafica con una specializzazione nelle tecniche d’incisione su linoleum e d’illustrazione. Da subito si è dedicata al restauro archeologico e storico lavorando in diversi musei. Si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Varsavia, dove ha avuto la possibilità di sperimentare e imparare, oltre alla pittura sua materia principale, diverse tecniche artistiche. Ha inoltre frequentato corsi di mosaico e pittura all’Accademia di Carrara, grazie al programma Erasmus svolto due anni prima di conseguire il diploma. Ha iniziato la sua carriera come insegnante di pittura a Pietrasanta, attività che tuttora svolge a Milano. Il suo lavoro, caratterizzato dalla costante presenza di disegni architettonici, è un tributo al padre architetto, prematuramente scomparso. L’artista trae ispirazione dal paesaggio urbano che la circonda, scattando numerose fotografie anche durante i suoi viaggi cosa che le permette, in un secondo momento, di rielaborare le immagini su tela. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.
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