L’arte come ponte generazionale: la collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Roma e la mostra iosonovulnerabile di Sergio Mario Illuminato
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L’arte come ponte generazionale: la collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Roma e la mostra iosonovulnerabile di Sergio Mario Illuminato
Comunicato
La mostra iosonovulnerabile di Sergio Mario Illuminato rappresenta un esempio di come l’arte contemporanea possa fungere da catalizzatore per il dialogo tra generazioni, culture e discipline. Questo progetto transdisciplinare, che ha trovato il suo esordio straordinario nell’ex Carcere Pontificio di Velletri e il suo cuore pulsante all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, si è ulteriormente arricchito a Villa Altieri – Palazzo della Cultura e della Memoria Storica di Roma – grazie a una significativa collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Roma.
Con il supporto appassionato ed infaticabile di Alessandra Maria Porfidia, responsabile della Scuola di Scultura e coordinatrice del progetto Horizon2020-Differences, gli studenti hanno affrontato tematiche globali e urgenze locali, creando opere che uniscono tecnica, pensiero critico e riflessione poetica.
Un percorso formativo globale
L’Accademia di Belle Arti di Roma si impegna non solo a formare artisti, ma anche cittadini consapevoli del mondo. In un contesto di incessante globalizzazione e trasformazione culturale, la formazione artistica non può limitarsi alla mera padronanza tecnica. La partecipazione al progetto iosonovulnerabile ha permesso agli studenti di esplorare la vulnerabilità come condizione umana universale, traducendo questa esperienza in opere che comunicano in modo autentico e profondo con il pubblico.
Come sosteneva Andrea Emo, “L’arte è la trasformazione di una sensibilità in un’attività”. Questo pensiero trova piena espressione nelle sculture-installazioni degli artisti dell’Accademia, in cui l’azione creativa diventa un atto di coscienza e responsabilità sociale. Sostenuto dal Movimento VulnerarTe, il progetto rappresenta un modello esemplare di integrazione tra linguaggi creativi, affrontando questioni critiche e interculturali e favorendo il dialogo tra istituzioni, artisti e pubblico.
Le opere e i protagonisti
Tra le opere più significative della mostra emergono quelle di Antonella Mosca, Michele Vasca e Mitsuki Akiyama, tre artisti che hanno reinterpretato in chiave contemporanea il rapporto tra uomo, natura e società:
LINEE DI LUCE di Antonella Mosca (piombo, acciaio inossidabile e plexiglass specchiato, 2024): Un dialogo poetico con la natura, che invita lo spettatore a riflettere sul rapporto tra arte e ambiente. Le superfici specchianti catturano il contesto circostante, trasformandolo in nuove immagini che raccontano memorie e mutamenti.
ITACA di Michele Vasca (legno, ferro, 2023): Una scultura che esplora il rapporto tra eterno e divenire, con la barca come simbolo di viaggio e trasformazione. L’aggiunta di un’ala filiforme suggerisce una tensione tra reale e metafisico, incarnando intuizione e immaginazione.
SENZA TITOLO (uno sguardo dentro) di Mitsuki Akiyama (legno di cedro dell’Himalaya, resina epossidica, colofonia, 2024): L’opera intreccia influenze italiane e giapponesi, indagando il rapporto tra identità umana ed ecosistema. Attraverso materiali rigenerati, l’artista crea un dialogo tra memoria e rigenerazione.
L’impatto della ricerca transdisciplinare
iOSONOVULNERABILE non è solo una mostra, ma un progetto di ricerca transdisciplinare che supera confini e barriere. La partecipazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma ha dimostrato come l’educazione artistica possa diventare uno strumento di trasformazione sociale. Gli studenti hanno vissuto un processo creativo dinamico, collaborando con professionisti e istituzioni per affrontare sfide culturali e ambientali.
Aperta dal 6 dicembre 2024 all’11 febbraio 2025, la mostra si configura come un esempio emblematico di come l’arte possa costruire ponti tra generazioni e culture, stimolando un dialogo necessario e urgente sulla vulnerabilità umana. In un mondo sempre più frammentato, iosonovulnerabile si presenta come spazio di riflessione e condivisione, dimostrando che l’arte è, prima di tutto, un atto di empatia e connessione.
Per prenotazioni: inviare un’email a iosonovulnerabile@gmail.com
Per ulteriori informazioni: contattare Roberta Melasecca, Responsabile Progetti Speciali, al numero 349.4945612.
Il progetto, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, gode del sostegno della Presidenza VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. La produzione esecutiva è affidata all’associazione di promozione sociale Movimento VulnerarTe.
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