Laura di Fazio | Trame, linea di incontro in verde
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Laura di Fazio | Trame, linea di incontro in verde
Comunicato
Laura Di Fazio | Trame, linea di incontro in verde
Dall’10 al 24 ottobre 2017
VERNISSAGE martedì 10 ottobre ore 18.30
Presso Cubet
via G.A. Plana, 26 | Milano
ingresso libero lunedì-venerdì 15-19
in altri orari su appuntamento
per info: 320 1576084 | 377 1902076
exfabbricadellebambole@exfabbricadellebambole.com
www.exfabbricadellebambole.com
Abstract
Laura Di Fazio espone al Cubet la sua ultima ricerca rivolta all'esperienza del “pattern painting”. Sono esposte le tele e i suoi preziosi cartamodelli dipinti: stratificazioni di pattern che raccontano una storia, la sua, dove ritrovare sospensioni e respiri, ma aprire anche a nuove possibilità.
Testo critico di Luca Rendina:
Trame, linea di incontro in verde
Solo nella ricerca spinta oltre la figurazione e il racconto, si è potuto verificare l’esistenza di una pittura dove la ripetitività degli elementi diventa la disciplina che assicura
l’approfondimento dell’indagine pittorica. Ma se l’arte è acquisizione di elementi, di storia, di dati e di esperienza, il risultato di questa indagine è l’arricchimento e l’espansione del pensiero pittorico. La ricerca artistica di Laura di Fazio è una continua riflessione sull’arte come oggettivazione di una presenza e come rispecchiamento della realtà, un approfondimento attraverso la propria esperienza umana e la propria memoria. Il suo lavoro nasce dai ricordi dell’infanzia, dall’incanto che l’artista provava nel veder lavorare la madre nelle complesse costruzioni che il lavoro di sarta comportava. Questa pittura parte dall’esperienza del “pattern painting” e indica come la stratificazione, la materia cromatica e la luce fanno accadere sulla superficie della tela, avvalendosi di segni, delle suggestioni che ripetendosi idealmente all’infinito provocano uno stato di “trance”. In queste opere suggestive si configura così un viaggio introspettivo, in un continuum, per acquisizioni strettamente consequenziali, che inducono al superamento del fatto materico e al viraggio interiore, attraverso un lavoro lento, meticoloso, paziente, come in una meditazione zen, con il risultato di restarne rapiti in una sorta di estasi. È un lavoro che necessita di una lunga gestazione e di un fare accurato e tenace. Parallelamente, ma strettamente convivente, la ricerca di questo nuovo segno pittorico, di dipinto in dipinto, ci presenta un’impronta di coerenza e di univocità. Nascono così le tele di Laura, dove si sottende un’intelligente e passionale lettura del proprio intimo e, in lontananza, la sedimentazione di letture, visioni, artisti studiati e amati che ritornano nelle ricchissime e attente vibrazioni di luce: graduali stesure di colori sovrapposti, il cui segno pittorico insistito e lanoso, insieme con la ricercatezza dei suoni dell’opera, conferisce all’intero corpo di queste opere una sensazione di dilatazione estrema e di pittoricismo intenso e coaguli improvvisi di colore. Anche nella preziosa serie dei cartamodelli, il colore e il segno vivono di variazioni tonali in senso dinamico percettivo e misteriosamente atmosferico, dando l’illusione del ritrovamento, nella valigia della memoria, di un paesaggio di sentimenti e mondi familiari, dove il cartamodello come in una mappa propone una storia avventurosa ma nel contempo fatta di quotidianità, dove la carta accompagna questo viaggio nelle emozioni sottili, aprendo a quella sensibilità che c’è in ognuno di noi.
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