Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…
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Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…
Comunicato
Approda a Roma, da Venezia, la mostra Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori
Si inaugura mercoledì 17 aprile 2019, alle ore 18, alla Muef Art Gallery di Roma, via Poliziano 78b, la mostra collettiva tematica (e itinerante) intitolata “Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…”, a cura di Virgilio Patarini, Catalogo Zamenhof Art. Quadri, sculture, mosaici e fotografie di Arturo Belfiore Mondoni, Walter Bernardi, Giorgio Carluccio, Valentina Carrera, Vito Carta, Malli Ferraris, Carlo Fontanella, Luisa Ghezzi, Paolo Lo Giudice, Franco Maruotti, Moreno Marzaroli, Aldo Mastrorilli, Sergio Merghetti, Virgilio Patarini, Alessandro Pedrini, Gabriele Perissinotto, Michele Recluta, Maria Luisa Ritorno, Ivo Stazio, Marica Zorkic.
La mostra sarà visitabile fino al 26 aprile, tutti i giorni dalle 16 alle 19. Chiuso domenica e lunedì.
Ingresso libero.
Tale mostra è stata presentata a Venezia dal 2 all’11 marzo scorso alla Galleria ItinerArte, nell’ambito della rassegna “Aspettando la Biennale” e dopo questa “tappa” romana alla Muef Art Gallery sarà presentata a Milano allo Spazio E, Alzaia Naviglio Grande, 4 (dal 29 maggio al 7 giugno).
Qui di seguito una breve presentazione.
In allegato la locandina e qualche foto di alcune delle opere in esposizione
Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…
Ricordate quel gioco che si faceva da bambini? Si prendeva ciascuno un foglio orizzontale, in altro si scriveva: “Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…”; poi si tiravano quattro righe in verticale a separare le colonne e si cominciava a sorteggiare la prima lettera: “A”. “A come Arlecchino, Armadio, Ancona, Anatra… Asfodelo…” Ok, quando eravamo bambini nessuno avrebbe detto “Asfodelo” come fiore, ma ci siamo capiti. Ebbene questa mostra prende titolo e spunto proprio da quel gioco e ne conserva infondo lo spirito ludico e divertito. Dei venti artisti in mostra il curatore ha selezionato una cinquantina di opere figurative che passano in rassegna una carrellata di Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori… accostati gli uni agli altri in maniera apparentemente casuale, come accadeva nel gioco da bambini, dove Arlecchino compariva accanto ad un’anatra e Bologna accanto ad una bomboniera, avendo in comune solo l’iniziale. Certo poi, a ben guardare, qualcosa in più in comune ce l’hanno tutti questi quadri, sculture e fotografie, e l’accostamento apparentemente casuale dei soggetti aiuta ad individuarlo questo tratto comune, che consiste, in una parola, in un approccio corsivo e gioioso alla figurazione: una figurazione 2.0, una figurazione contemporanea che oscilla dall’iperrealismo alla contaminazione con l’Informale, e che ha quasi sempre colori squillanti e forme decise e guizzanti. Una figurazione capace di catturare lo sguardo con forme e colori vivaci, gradevoli senza essere scontati, fruibili e leggibili senza rinunciare alla ricerca e alla sperimentazione. Perché l’arte contemporanea può essere anche gioiosa e fruibile: spensierata pur mantenendo al fondo un pensiero. (Vi.P.)
Per ulteriori approfondimenti sugli artisti in mostra clicca qui:
https://www.zamenhofart.it/artisti-2018-2019/
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