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Patrizia Rota. Emozione come luce interiore

Inaugura

Sabato, 19 Ottobre, 2024 - 17:00

Presso

Galleria Arianna Sartori
via Cappello 17, Mantova

A cura di

Arianna Sartori

Partecipa

Patrizia Rota

Fino a

Giovedì, 7 Novembre, 2024 - 19:30

Patrizia Rota. Emozione come luce interiore

Comunicato

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, il prossimo sabato 19 ottobre alle ore 17.00, inaugura la mostra della pittrice Patrizia Rota intitolata “Emozione come luce interiore”.

L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 7 novembre 2024, con orario: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, chiuso domenica e festivi.

Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu

 

 

“Patrizia Rota si muove da una osservazione più che rispettosa della natura delle cose, pare di capire nell’abitudine di guardarle e considerare la capacità di stupirci di fronte alla perfezione di un fiore, un frutto o un oggetto di quotidiana memoria. Ci invita a riflettere sui diversi linguaggi della natura, una poesia direi che, tende a guardare le cose non solo per rappresentarle ma fermarle nel tempo.

Osservando le opere di Patrizia Rota si avverte una pittura che si spinge dentro il naturalismo in una sfera di iper-realtà che sconfina in una rappresentazione quasi metafisica: non semplice realismo ma rielaborazione del vero in maniera rigorosa, una particolare armonia governa i dipinti, gli elementi rappresentati, coordinandone le cromie, quasi come in un flusso musicale.

Il disegno iniziale è perfetto, attento nel cogliere ogni dettaglio anche lo sfondo gioca un valore assoluto nella suggestione della rappresentazione, sia quando si presenta in coerenti tonalità, sia quando ricerca impercettibili variazioni di una sola cromia. È un continuo interagire quello di Patrizia con oggetti domestici composti con rigore essenziale: poche forme organiche, talvolta isolate, accostate, appoggiate su un piano che marca ed esalta le tonalità dello sfondo e l’eleganza compositiva.

Ciò che colpisce, osservando la Sua pittura, è l’intensità della luce, del colore, la semplicità degli accenti cromatici: la fonte di luce, a volte è ambigua non solo perché misteriosamente ruota nascosta da qualche parte ma, perché vi sono talvolta ombre leggere, lievi che ne tradiscono la posizione. Una “natura” realizzata esaltandone le tonalità, con profili nitidi, composti con accurato equilibrio, immersa in un magico “non tempo” trasmettendo all’osservatore un momento di riflessione sulla transitorietà dell’esistenza”.

Giorgio Barbieri

 

Una voce d’infinito

“…È con la consapevolezza di poter avvicinare l’uomo al principio basilare della “gioia di vivere” che Patrizia Rota sa cogliere ogni valore psicologico del colore ed è per questo che la sua tavolozza è ricca di luminosità, di calde tonalità e di gioco equilibrato nei contrasti di luci e di ombre.

…I suoi effetti di luce e di materia, il cromatismo armonico, l’eloquenza delle sue pennellate, fanno di lei un’artista che va al di fuori di ogni realismo, sia emiliano o lombardo o veneziano o genovese, e che non è di appartenenza a nessuna scuola, né spagnola né olandese né italiana.

Lei è pittrice che non teme confronti, proprio per la sua austera gamma cromatica, la sua luce intensa, la sua densità di valori estetici e psicologici. Patrizia Rota è artista che sfugge a ogni tentativo d’indagine, perché possiede la capacità di saper cogliere nelle sue nature morte con l’uso di un suo esclusivo cromatismo antitetico il fervore della vita un attimo prima del suo disfacimento”.

Enzo Schiavi

 

Conoscere Patrizia Rota

“…la vita che Patrizia osserva con attenzione minuziosa, ne coglie aspetti e momenti e li trasferisce nel mondo vegetale forse per cristallizzarli nella memoria, ma più probabilmente per accentuarne la caducità. Fa pensare a un’interpretazione evolutiva, al limite del dissacrante, del realismo magico del quale si avverte immanente la presenza.

Franco Barella

 

“…La pittura di Patrizia Rota, è dominata dal colore, intensamente voluto, secondo un’osservazione naturale compiuta e percepita in uno struggente sentimento del tempo. L’artista sa misurare lo spazio della pittura in un sentire autentico, senza per altro avvertirvi nessuna costrizione: il tempo è signore e padrone delle composizioni di Patrizia Rota, apparentemente improntata ad un rifacimento del naturale, un sentimento del tempo inteso quale tentativo generoso di fermare sulla tela un’emozione rapinosa.

…Eppure come ogni sensazione importante, anche il fuggire del tempo è dall’autrice lungamente meditato e riproposto: un tonalismo soppesato quanto permetta l’emozione avvolge nell’unico lembo della tela l’intero compositivo”.

Giovanni Ferri

 

Patrizia Rota, nata a Novi Ligure (AL), compie gli studi di pittura a Torino all’Accademia Albertina  con il maestro Sergio Saroni e ha frequentato lo studio del pittore F. Tabusso, dove approfondisce le sue conoscenze artistiche e la ricerca cromatica.

Trasferitasi ad Asti, dove ha insegnato Storia dell’Arte in un liceo, nel 1977 inizia l’attività artistica con esposizioni promosse da associazioni culturali nella provincia.

Prosegue con mostre personali a Genova (1979/80), e nell’ambito della provincia alessandrina (Novi Ligure 1982/84).

Nel 1994 tiene una personale presso il Centro culturale “Cesare Pavese” a Santo Stefano Belbo (CN).

Dal 1996  intraprende una intensa attività espositiva con alcune gallerie di Bologna e con altre gallerie italiane ed estere.

Vince il premio di pittura Santhià (1997).

Partecipa dal 1996 al 2011 a fiere nazionali (Bologna, Padova, Parma, Reggio Emilia).

Prosegue l’attività con istituzioni provinciali e regionali e in gallerie vicentine. (2014/20).

In questi ultimi anni ha privilegiato la natura morta con uno stile personale in una ricerca di luci e colori create nello studio, attraverso l’osservazione attenta e misurata dei soggetti che rivela una interpretazione interiore in continua evoluzione.

Vive e lavora attualmente a Desenzano del Garda.

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