Raffaele Quida Camere di registrazione
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Raffaele Quida Camere di registrazione
Comunicato
Raffaele Quida
Camere di registrazione
a cura di Carmelo Cipriani
Mostra Personale
24 maggio – 2 giugno 2019
Inaugurazione
Venerdì 24 maggio ore 19.00
Fondazione per l’arte e le neuroscienze
via Thaon de Revel, 25 – Maglie (LE)
Inaugura il 24 maggio 2019 la personale di Raffaele Quida Camere di registrazione, a cura di Carmelo Cipriani. La mostra è organizzata dalla fondazione per l’arte e le neuroscienze di Maglie (LE) ed è corredata da una serie di conferenze sul tema “Percezione e bellezza” a cura del Dott. Francesco Sticchi.
La personale di Raffaele Quida (Gallipoli LE, 1968) Camere di registrazioneè una mostra focalizzata sulla percezione da un punto di vista neurologico. Le opere esposte alla Fondazione per l’arte e le neuroscienze - dal 24 maggio al 2 giugno 2019, con orario 19:00-24:00- innescano una partecipazione attiva da parte dello spettatore. La Fondazione promuove esposizioni in grado di stimolare funzioni del cervello umano che favoriscono punti di vista insoliti. Lo scopo della mostra è supportato da un ciclo di conferenze sul tema “Percezione e bellezza”, tenute dal presidente della Fondazione Dott. Francesco Sticchie che avranno luogo tutte le sere della durata della mostra, alle ore 20.
La ricerca artistica di Quida è incentrata sulla percezione della realtà. Attraverso le sue opere, il fruitore è invitato, talvolta costretto, a spostare l’approccio conoscitivo abituale verso direzioni insolite. Servendosi di parametri minimali quali spazio, tempo e forma, Quida innesca un meccanismo mentale straniante che costringe a nuove conclusioni.
La Fondazione per l’arte e le neuroscienze promuove l’avvicinamento del pubblico alle neuroscienze cognitive attraverso l’arte contemporanea. Secondo il Dott. Sticchi, infatti, è possibile veicolare i processi conoscitivi della mente umana attraverso un approccio estetico stimolante. Il cervello, come spiegato dal tema delle conferenze, è spronato dall’arte e dall’estetica e le opere possono divenire canali molto potenti per aprire la mente verso approcci inediti di lettura del reale. Solitamente la conoscenza umana dell’ambiente segue meccanismi che ricercano sempre quanto già appreso in precedenza, per poter ricreare una percezione di “sicurezza”. L’impatto straniante delle opere dell’artista divengono l’innesco per rimuovere la “confort zone” nella quale per istinto si tende a trattenersi. Quida realizza questo passaggio invitando il fruitore a riflettere su quei parametri essenziali della misurazione della realtà come il tempo, lo spazio e la forma. Attraverso l’arte quindi sono favoriti meccanismi che aiutano l’acquisizione di nuove norme in grado di rompere il conformismo.
In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo con testo critico di Carmelo Cipriani e verrà distribuito un opuscolo divulgativo sul tema delle conferenze “Percezione e bellezza” a cura del Dott. Francesco Sticchi.
Come arrivare
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