Riflessioni e trasparenze
Inaugura
Presso
A cura di
Partecipa
Fino a
Riflessioni e trasparenze
Comunicato
TITOLO della MOSTRA: “Riflessioni e trasparenze”
A cura di Maria Luisa Trevisan
ARTISTI: Alessandro Cadamuro, Barbara Crimella, Tobia Ravà, Antonia Trevisan, Francesco Volpato
PERIODO: dal 15 settembre al 13 novembre 2020
LUOGO: PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea
INDIRIZZO: Via Miranese 42 – 30035 Mirano (VE)
Visite esclusivamente su prenotazione ad artepardes@gmail.com e l’uso della mascherina
PATROCINI: COMUNE DI MIRANO, TERRA DEI TIEPOLO
La mostra si tiene a Mirano presso PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, dal 15 settembre al 13 novembre 2020, e prevede l’esposizione di dipinti, sculture, installazioni ambientali all’interno e all’esterno, realizzate dagli artisti Alessandro Cadamuro, Barbara Crimella, Tobia Ravà, Antonia Trevisan, Francesco Volpato, e una serie di eventi culturali, collegati al tema della mostra, al fine di sollecitare il dibattito artistico e trasmettere al visitatore le conoscenze e i valori contenuti nelle opere.
L’esposizione d'arte contemporanea dal titolo “Riflessioni e trasparenze” riguarda il particolare momento storico epocale che stiamo attraversando. Le opere sono dislocate nella barchessa, barchessina, giardino e parco di PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano, costituito dagli annessi rustici e parte del parco storico della Villa Donà dalle Rose di Mirano (VE), che ai primi dell’Ottocento fu proprietà del banchiere veneziano Giorgio Daniele Heinzelmann, il quale a Mirano soggiornava insieme al figlio e alla nuora Paolina Edvige Blondel, sorella di Enrichetta, moglie di Manzoni. L’esposizione s’inserisce all’interno della personale di Tobia Ravà “Nutrire l’anima – radice di natura” con le sue opere più recenti, partita ancora a fine 2019 (15 dicembre) e poi sospesa a causa della pandemia e quindi ripartita più ricca con nuove opere e affiancata dalle installazioni in vetro, plexiglass e sculture degli altri artisti. La mostra vuole essere una riflessione sul particolare momento epocale che stiamo attraversando e un spunto per una ripartenza più consapevole, responsabile e rispettosa del prossimo e dell’ambiente con l’auspicio che ciò avvenga da parte di tutti, poiché mai come in queste drammatiche circostanze ci siamo sentiti fragili, vulnerabili, isolati, ma al contempo connessi e collegati, avendo ben compreso che tutto è correlato in una continua dinamica di causa-effetto e che non ci salviamo da soli ma insieme, adottando comportamenti adeguati. Le riflessioni che troviamo nelle opere alludono metaforicamente a quelle sviluppate in questi mesi di epidemia, in cui al centro dei pensieri di tutti noi c’è stato e c’è tuttora il tema del futuro, della salute e dell’ambiente. La quarantena ha permesso a tutti noi di approfittare di questa tragica, anomala e inaspettata situazione per fare qualcosa di nuovo, migliorare e risolvere i tanti problemi che, già prima del virus, avevamo. Per questo motivo fermare in qualche modo pensieri ed idee nate dalla pandemia o antecedenti che hanno trovato conferma e bisogno durante il lockdown è un’operazione necessaria e salvifica, in quanto permette di rielaborare il grande lutto che ha colto improvvisamente l’intero pianeta. Vogliamo guardare alle espressioni più alte dimostrate dall’essere umano in questi frangenti, che anche in questo caso è ricorso alla resilienza sviluppata dai valori che ognuno ha appreso dalla famiglia, dalla scuola, dall’ambiente in cui è vissuto ed ha saputo metabolizzare e far propri restituendoli in azioni buone per l’umanità intera. Per loro natura gli artisti lo fanno da sempre creando opere attraenti e affascinanti e che, incidendo sulla nostra psiche ed emotività, trasformano il nostro modo di pensare e vedere le cose. La loro è un’operazione alchemica a tutto tondo in quanto in primis sanno trasformare la materia grezza con visionarietà, istinto, impeto, forza, energia, ma anche delicatezza, sensibilità, poesia, come nel caso del vetro che dallo stato liquido arriva attraverso il fuoco al quello solido, realizzando quel miracolo che è l’opera d’arte, in grado poi di trasformare migliorandolo anche l’essere umano e l’umanità intera.
Maria Luisa Trevisan
N. B. VISTE LE NORMATIVE DI SICUREZZA ATTUALI E' NECESSARIA LA PRENOTAZIONE ad artepardes@gmail.com e al momento dell’accesso al PaRDeS l’uso della mascherina e disinfettante, dichiarare nome e cognome, n° tel. e/o cell., n° C. I. e firma.
Per informazioni su biografie e opere degli artisti si vedano:
per Alessandro Cadamuro su fb e su Instagram #glasscadamuro
per Barbara Crimella www.barbaracrimella.it anche fb
per Antonia Trevisan www.antoniatrevisan.it, anche fb
per Francesco Volpato anche su fb e Instagram #volpatofrancesco56
per Tobia Ravà www.tobiarava.com anche su fb e Instagram
PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, via Miranese 42, 30035 Mirano (VE) tel./fax 041/5728366 cell. 349 1240891; www.artepardes.org; artepardes@gmail.com
Come arrivare
- letto 1200 volte