Vittorio Fava - Mnemosine. La memoria greca delle arti
Inaugura
Presso
A cura di
Partecipa
Fino a
Vittorio Fava - Mnemosine. La memoria greca delle arti
Comunicato
VITTORIO FAVA
Mnemosine - La memoria greca delle arti
Opere dal 1968 al 2024
Inaugurazione 12 ottobre 2024 ore 16.00
Palazzo Rospigliosi
Piazza della Indipendenza 18 - Zagarolo (RM)
Fino al 3 novembre 2024
Sabato 12 ottobre 2024 dalle ore 16.00 inaugura, presso le sale di Palazzo Rospigliosi a Zagarolo, la mostra personale antologica Mnemosine - La memoria greca delle arti di Vittorio Fava, promossa dalla Galleria d’Arte Purificato.Zero.
L’esposizione ripercorre la vita artistica di Vittorio Fava in cinquanta anni di lavoro e ricerca. Il titolo è ispirato a Mnemosine che nell'antica Grecia era la dea della memoria, considerata la madre delle nove muse, la personificazione stessa della memoria, venerata come la protettrice delle arti, della poesia e delle tradizioni. In dialogo con le otto sale rinascimentali affrescate di Palazzo Rospigliosi-Colonna cento opere che spaziano dalla pittura e alla scultura, dall’incisione agli assemblaggi, dalla carta al legno, dai leggii ai libri, dai mobili alla mobilità delle sue macchine. L’allestimento prevede una visita anche al grande Museo del Giocattolo, fiore all’occhiello della cittadina, dove verranno inseriti alcuni lavori dell’artista.
Vittorio Fava attraversa diverse dimensioni interpretando, di volta in volta, la sua come una immersione in situazioni di costante mutamento tra il figurativo e l’astratto, sempre fluide e inafferrabili, fino anche al pensiero di liberazione totale dagli schemi imposti dalla stessa arte concettuale. Un percorso inarrestabile che, dalla fantasia all’arte e dalla filosofia alla concretezza, Fava racconta e presenta al pubblico senza alcuna riserva con tutte le riflessioni e le confessioni che la sua crescita interiore ed artistica gli hanno saputo offrire. Infatti, come scrive lo stesso artista, «l’opera cresce insieme alla scoperta e all’assemblaggio delle materie, giorno dopo giorno, incollando le sue parti come una saldatura amorosa tra due amanti. Per combattere i duri momenti della manualità, quando la carta vetrata leviga il legno, penso di essere un operaio che nell’antico Egitto liscia il basalto divino con la sua pazienza sublime».
Ed Enrico Crispolti nel testo in catalogo della mostra Mnemosyne, a Palazzo Valentini, Roma del 1988: «In un certo modo, e anzi a suo modo, Vittorio Fava è un artista sperimentale. Ma non tanto nel senso che si potrebbe subito intendere, e cioè giacché egli nel suo lavoro esce dalla pittura nell'oggetto, e tuttavia praticando questo vi recupera la pittura, quanto perché è intenzionato chiaramente a darsi la libertà di trascorrere da un "medium" all'altro, dalla pittura infatti all'oggetto, che è anche sonoro e luminoso, dalla scrittura poetica al film, dalla scultura all'incisione, dall'oggetto al libro, al mobile. [...] Di fatto Fava è sperimentale non attraverso il linguaggio, ma direi piuttosto entro il linguaggio, in ogni sua possibile determinazione sia formale che mediale. [...] I libri sono oggetti di sorprendente complessità di presenze magiche iconiche, segniche, materiche, spazi di possibili viaggi fantastici nell'ignoto, ove le sorprese sono ad ogni passo, in ogni episodio di pagina plastica, in ogni trapasso a voragine o invece in legami difficoltosi fra una pagina e l'altra. La scultura vi si connette nei possibili leggii, ricchi anche di interventi di colore, segnici. Fra la scultura e i libri e la pittura Fava ha realizzato anche un mobile dipinto, nei cassetti del quale sono oggetti di memoria, disparati. Perché la memoria è in effetti il tramite dell'evocazione simbolica: una memoria che intreccia la dimensione individuale con quella collettiva, nella sconfinata remota profondità degli archetipi.»
La mostra sarà corredata da un catalogo, a cura di Riccardo Pieroni. Durante la giornata inaugurale, dopo la presentazione della mostra, seguirà il Concerto-Spettacolo Il Canto delle Sirene di Valeria Salvatores: alla voce Valeria Salvatores, alla chitarra Massimo Aureli, con l’attrice Elisabetta Carta.
Vittorio Fava, diplomato all’Istituto d’Arte di Roma alla sezione mosaico e diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma (A.A. 1968). Suoi professori all’Accademia sono stati artisti di fama internazionale quali Renato Guttuso, Mino Maccari, Alberto Ziveri, Franco Gentilini, e i critici Antonio Del Guercio e Enrico Crispolti. Le sue opere hanno un carattere multiforme e vanno dal libro d’artista alle opere pittoriche, incisioni, mobili scolpiti e film dipinti. Ha tenuto la cattedra di Disegno dal vero all’Istituto d’Arte di Anagni (dal 1979 al 1988), all’Istituto d’Arte di Roma Tre (dal 1995 al 2005). Nel 2011 ha partecipato su invito alla 54a Biennale di Venezia, padiglione della Regione Lazio con sede a Palazzo Venezia, Roma, diretta dal critico Vittorio Sgarbi su proposta del critico Giorgio di Genova. Nel 2012 ha vinto il Premio per la Scultura alla VI Biennale Internazionale d’Arte Sacra di Lecce e ottenuto la Menzione Speciale per la sezione “C-Arte” al Premio Internazionale “Limen Arte” di Vibo Valentia. Dal 1968 ad oggi espone in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero con particolare riferimento all’ Olanda, alla Francia, agli Stati Uniti e alla Cina. Alcune sue opere si trovano nel MAGI Museo delle Generazioni del ‘900, a Pieve di Cento (RA), nell’Archivio SACKNER Miami (USA), nel Museo del Libro d’Artista di Caroline Corre a Verderonne (Francia), nel MACMA, Museo d’Arte Contemporanea di Matino (LE). Significative le mostre personali presso la Chiesa degli Artisti, Roma; Museo dell’Arte Sanitaria, Roma; Biblioteca Casanatense, Roma; Abbazia di Farfa, Fara Sabina.
Palazzo Rospigliosi/Colonna è una delle sedi storiche più vivaci e apprezzate per le attività culturali nei dintorni della Capitale. Il cinquecentesco Palazzo, dalla splendida corte e con le sue favoleggiate 365 sale, fu ristrutturato più volte dalla potente famiglia dei Colonna e conserva nella sua lunga storia il ricordo di grandi ospiti quali Papa Sisto V, la Scuola d’arte del Domenichino, Vittorio Alfieri e Caravaggio. Attualmente il palazzo è di proprietà del Comune di Zagarolo che da alcuni anni promuove manifestazioni artistiche con l'obiettivo di individuare, attraverso la qualificazione del territorio, personalità di valore con le quali avviare iniziative sempre più coinvolgenti e formative per i cittadini. Il Palazzo è anche la sede del Museo Demoantropologico del Giocattolo, il più grande d’Europa, aperto nel 2005.
INFO
VITTORIO FAVA
Mnemosine - La memoria greca delle arti
Opere dal 1968 al 2024
Inaugurazione e presentazione 12 ottobre 2024 dalle ore 16.00
A seguire Concerto-Spettacolo Il Canto delle Sirene di Valeria Salvatores
Palazzo Rospigliosi
Piazza della Indipendenza 18 - Zagarolo (RM)
Fino al 3 novembre 2024 - Ingresso gratuito
Orari: mercoledì e giovedì 9.00-13.00; martedì, venerdì, sabato e domenica 9.00-13.00 | 15.00-18.00; lunedì chiuso.
Galleria Purificato.Zero
tel. 3481800776
www.purificatozerogallery.com - www.francescozero.com
Come arrivare
- letto 228 volte