L'ARTE COME SOCIAL NETWORK!
L'organo di percezione principale, nelle arti visive (maggiori) è naturalmente l'occhio.
Cosa è?
Un corpo cavo, nero all'interno, riempito da una sostanza densa (l'humor vitreo), che dall'esterno percepiamo colorato e tondo (l'iride) con un centro scuro (pupilla), ne abbiamo due, uno destro e uno sinistro.
Con gli occhi direzionando lo sguardo, ci relazioniamo alla grammatica dell'arte, non ci serve altro:
la parola, la concettualizzazione e la critica, altro che non sono strumenti di condivisione e di riverbero della percezione, che traduciamo in "fatti culturali", da sempre presenti nel linguaggio dell'arte, che è il nostro social network originario.
Per questo l'occhio è un simbolo divino, perché è lo strumento che ci consente d'esprimere concetti e condividerlo.
L'occhio è un simbolo divino, non le telecamere del Grande Fratello e neanche le CAM dei nostri smartphone.
La conoscenza del Sé, non ha nulla a che vedere con la propria immagine digitale, ma è soltanto lo studio del proprio riflesso nei segni.
Non è fantastico, la nostra anima è soltanto nel nostro linguaggio artistico è lui il nostro social network evolutivo, istantaneo e permanente nel tempo!