L'artista è nodo di radici!
L'universo linguistico dell'arte, come l'universo, ha molti percorsi possibili: quello che è reale culturalmente per l'umano, inizia e termina con l'osservatore, noi partecipiamo alla definizione del linguaggio artistico in un lontano passato.
La storia dell'arte è soltanto un fenomeno biologico (il mercato dell'arte non c'entra niente) e ha numerosi futuri possibili, ognuno con una storia e dei tempi linguistici dell'arte diversi.
Nell'arte il tempo, l'evento esterno che determina il linguaggio artistico (che non ha nulla a che vedere con i mass media) è soltanto un'illusione dell'osservatore contemporaneo: non esiste un linguaggio dell'arte esterno all'osservatore.
La nostra logica genetica, quell'esperienza che chiamiamo "movimento", incorpora la memoria, è la mente che traduce il nostro complesso sistema d'informazioni (come coscienza o realtà).
Quando determiniamo il linguaggio dell'arte, anche solo con l'osservazione, compiamo un'azione energetica.
L'artista in quanto umano è un fascio di relazioni, un nodo di radici il cui fiore è il frutto del mondo.