Tutti artisti nel sogno!
Hypnos era il Dio Greco del sonno, fratello gemello di Thanatos, che era invece il Dio della morte, figli della Dea Nyx, la notte.
Hypnos era un Dio piacevole, funzionale al rigenero fisico e mentale per gli artisti anche di questo tempo.
Il sogno, ancora più fondamentale per l'arte contemporanea fuori dal tempo è questione di Morfeo (che di Hypnos è figlio o fratello), è lui che quando si muove porta agli artisti i messaggi della divinità.
Morfeo guida un manipolo di fratelli, gli Oniri, che attraversano una porta di corno o d'avorio, provocando sogni profetici d'origine divina (se attraversano la porta di corno) o ingannevoli e senza senso(se attraversano quella d'avorio): il distinguo è nella nitidezza (l'avorio è opaco).
Il sogno tecnicamente è una composizione di frammenti e ricordi, il corso del sogno è imprevedibile rispetto la veglia, la logica degli eventi è fluida e vaga, la sequenza delle immagini è discontinua, le interruzioni sono improvvise, personaggi e luoghi trasmutano, i simboli si concatenano in modalità discontinua: il sogno come un linguaggio artistico si può interpretare solo se si conosce la realtà emotiva del sognatore (siamo tutti artisti nei sogni, se lo fossimo anche da svegli?).