IL GRANDE OTTOCENTO ITALIANO IN ASTA DA PANDOLFINI
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IL GRANDE OTTOCENTO ITALIANO IN ASTA DA PANDOLFINI
Comunicato
Il prossimo catalogo del dipartimento di DIPINTI E SCULTURE DEL SECOLO XIX, in asta il 24 maggio, presenterà un’accorta selezione della grande produzione pittorica dell’Ottocento e del primo Novecento, in particolare italiana.
Tra le opere proposte spicca un mirabile Ritratto di Paolina Clelia Silvia Biondi di Vittorio Matteo Corcos, un olio su tavola dipinto nel 1909 che è offerto a 40.000/60.000 euro e femminili sono anche i soggetti di due opere di Giuseppe de Nittis: una raffinata Signora in giardino e Gentildonna in terrazza, il primo ha una valutazione di 35.000/45.000 euro, mentre per il secondo, un piccolo gioiello come lo definisce la scritta al retro, sono richiesti 6.000/12.000 euro.
In asta anche due rare tele di Giovanni Grubacs raffiguranti vedute di Venezia, segnaliamo un evento caro e sentito dai veneziani, Festeggiamenti notturni per l’annessione all’Italia, per il quale sono richiesti 35.000/50.000 euro, mentre è di 25.000/35.000 euro la richiesta per un dipinto su tavoletta di dimensioni ridotte di Giovanni Fattori che ritrae una coppia di Carabinieri a cavallo, tutt’altra atmosfera è quella dell’amore materno che si respira nell’interno domestico della grande tela Il Bagnetto di Gaetano Chierici valutata 12.000/18.000 euro.
È invece di 20.000/30.000 euro la stima di Sull’argine, un piccolo e luminoso olio esposto a Fiorentina Primaverile del 1922, la prima mostra a cui partecipò l’autore, Baccio Maria Bacci. Nella ricca rappresentanza fiorentina troviamo anche e Plinio Nomellini autore di Primavera in Toscana la cui richiesta è di 15.000/25.000 euro, Giuseppe Bezzoli con un grande dipinto di paesaggio e figure, Ludovico Ariosto e i briganti, in catalogo per la cifra di 18.000/25.000 euro, e Oscar Ghiglia con La figlia del maestro Frazzi, un ritratto valutato 7.000/12.000 euro.
Da Firenze a Napoli con il Piccolo pescatore di Vincenzo Irolli, per il quale sono richiesti 15.00025.000 euro, un’opera che suscita tenerezza, sentimento che pervade anche l’opera Prime melodie del pittore veneziano Napoleone Nani che ha una stima di 3.000/5.000 euro.
Ancora: Galileo Chini, Mosè Bianchi e Memo Vagaggini autore di due paesaggi toscani, una limpida Campagna pisana e Maremma entrambe con la valutazione di 6.000/9.000 euro, poi Emilio Gola con uno dei luoghi milanesi più conosciuti e raffigurati proprio nell’Ottocento, Il naviglio con le lavandaie, la cui richiesta di 12.000/20.000 euro; poi una coppia di dipinti di Angelo Inganni, Donna davanti al braciere e Uomo davanti al braciere che sono in catalogo con la richiesta di 8.000/12.000 euro, mentre è di 4.000/8.000 euro la valutazione di Mura Cancrenate, Venezia del bolognese Mario De Maria e di 1.500/2.000 euro quella per Arco di Settimio Severo una veduta d’incisiva meticolosità di Antonietta Brandeis.
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