Michieletto da Lanuvio. iCONOGiOiA. Joie de vivre
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Michieletto da Lanuvio. iCONOGiOiA. Joie de vivre
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La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, presenta la mostra personale dell’artista romana Michieletto da Lanuvio intitolata “iCONOGiOiA. Joie de vivre”.
La mostra si inaugura Sabato 7 dicembre alle ore 17.00 alla presenza dell’Artista.
La mostra, curata da Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 23 dicembre 2024, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica e Festivi 15.00-19.00.
DALLE ICONOCROMIE ALLE ICONOGIOIE
di Stefania Severi
Michieletto da Lanuvio, nome d’arte che ha scelto Maria Pia Michieletto a partire dal 2024, è un’artista dal percorso lungo ed articolato che ha sempre avuto un doppio fil rouge. Il primo è la ricerca puntuale della tecnica e del colore che l’ha portata a prediligere, ed infine perfezionare, l’acquerello e il pastello, con le infinite potenzialità cromatiche connesse. Una piena armonia, infatti, si instaura nelle sue opere tra scelta cromatica e raffinatezza esecutiva, connessa con una tecnica sopraffina. Ma c’è un altro fil rouge, ed è quello che coinvolge i soggetti ed è costituito dalla ricerca di variazioni sul tema, anche se l’artista non si nega certo il piacere della singola opera, soprattutto quando questa, per soggetto e dimensioni, assume un particolare risalto. L’approfondimento di una tematica la caratterizza fin dagli esordi espositivi, fino ad arrivare, nel 1999, ad un importante approdo, fortificata da una notevole esperienza di studi soprattutto di carattere steineriano. Erano le “Iconocromie”, termine, di cui ha il copyright, che individua una produzione incentrata sulle varianti di colore come elemento naturale in riferimento a cielo, mare e terra.
Ma sono ormai alcuni anni che la figura femminile è al centro dei suoi interessi, non esclusivamente in relazione al genere di appartenenza, ma a seguito di una profonda riflessione su di sé, nell’attraversare un periodo buio che ha saputo superare grazie alle sue energie anche artistiche. La tecnica prescelta per questi lavori è il prezioso pastello su carta. Non è un caso che le sue donne calve, che hanno dato vita alla mostra “PRIMAdonne”, rappresentino il superamento di quel periodo doloroso, che l’artista è riuscita a sublimare proprio con l’arte. Non smetterò mai di invitare la Michieletto a proporre per intero questo ciclo di opere nei posti più diversi, non solo come omaggio alle donne ma soprattutto come invito rivolto a loro a superare una condizione tragica sì ma fortunatamente transitoria.
La “rinascita” è poi esplosa con il ciclo de “le Nataline”. Sono ritratti femminili, e che siano ritratti di amiche e conoscenti non v’è dubbio, considerando la varia tipologia dei volti. Questi ritratti presentano degli elementi che rimandano al Natale, soprattutto nella presenza costante di alcuni elementi nelle cromie del rosso e del verde, colori che, nella simbologia, alludono il verde alla rinascita e il rosso al sangue. Queste opere hanno una doppia lettura: evocano un periodo gioioso dell’anno, quale è il Natale, carico sempre di auspici di pace, e alludono alla rinascita che non è esclusivamente da connettere a quella del Cristo ma anche a quella individuale.
Il fil rouge tematico continua a snodarsi ed ecco giungere alla “Iconogioia”, la “Immagine della gioia”, che contempla opere che non alludono ad una situazione di gioia costante bensì a quei momenti in cui il desiderio si oggettiva, sia pure come tensione interiore. L’invito è a riguardare alla vita con animo sereno, proprio come auspicava Juno Sospita, la Dea protettrice di Lanuvio, il luogo natale dell’artista che d’ultimo lei ha voluto celebrare nel suo nome d’arte. Giunone Sospita, cioè Propizia, aveva a Lanuvio il suo più grande santuario, dove i fedeli andavano a prendere auspici sia personali sia collettivi, soprattutto riguardo alla fertilità della donna e dei campi. La dea, dal volto sorridente, non poteva mancare tra le tante donne immortalate dall’artista.
Fondamentale è l’atteggiamento positivo, il porsi in una prospettiva di ottimismo che deve accompagnare la vita, sempre e soprattutto nei momenti negativi, così da proiettare lo spirito verso esiti migliori. E quali possono essere questi pensieri positivi? Eccone alcuni: una leccornia da mangiare con gusto, un desiderio sessuale al quale abbandonarsi, un invito all’immaginifico come la celebre scarpa che Dalì propose alla stilista Elsa Schiapparelli, i pensieri di cuore… Ma soprattutto c’è un invito ad ascoltare il suono delle sfere, i mille canti che il mondo ci offre.
Stefania Severi, storica dell’arte
L’ARTE CANTA LA VITA
di Rodolfo Papa
In una famosissima intervista televisiva Enzo Avitabile racconta di come la sua musica si sia evoluta nel momento in cui ha compreso il lavoro di grandi musicisti soul. Ovvero, spiega Avitabile, che il soul può suonare tutto, ma proprio tutto, ogni fatto, ogni dolore, ogni gioia, ogni stato d’animo, ogni piccolo moto dell’animo e anche le più piccole cose della vita.
Michieletto da Lanuvio è esattamente questo, ella canta ogni momento della vita, con una grande sensibilità e con una lucidità teoretica impressionante. Maria Pia la conosco fin dai tempi dell’università e mi ha sempre colpito come vede le cose, come te le racconta attraverso le immagini che “canta”.
Un tempo fui rapito dalle sue Iconocromie che mi sono scese fin nel profondo del cuore e hanno suscitato la mente con mille sfumature e mille capriole acquatiche intrise di luce e di colore.
Oggi rimango affascinato dalla gioia che scaturisce dal dolore, dalle affezioni che si preoccupano di giocare e di scherzare con i drammi, con le ferite e con le cicatrici che divengono blasoni. Parrucche che si mostrano e che si disvelano, lasciando un dolce simpatico sentire che pian piano si ritrae in un intimo dolore solitario che s’accomuna empaticamente alle nostre fatiche quotidiane. L’arte canta la vita.
In Maria Pia l’arte rincorre la gioia e la rappresenta tra scherzi, rivisitazioni e rielaborazioni di passati capolavori. Sembra che tutto sia sospeso, a volte leggero, ma nella realtà si dischiude in una mestizia assolata; mostra l’oscuro in piena luce. La Natalina di Michieletto da Lanuvio è come Cindy Sherman, eroina protagonista di mille storie e di mille emozioni, e come la Sherman è interprete pop del mondo contemporaneo. Natalina è l’alter ego di Maria Pia, essa interpreta tutto quello che Maria Pia vive: gioie, dolori, scherzi, sconfitte, preoccupazioni, tensioni, traguardi non raggiunti e limiti superati, tutto diviene colore, tutto si trasforma in racconto.
Michieletto da Lanuvio è una narratrice instancabile della sua e della nostra vita, certamente cantata al femminile, certamente raccontata con uno sguardo diverso dal mio, ma tale da rendermene partecipe.
Maria Pia è Eva, Cleopatra, una amazzone, Maria Maddalena, Agata.
Maria Pia è Natalina e noi ci rispecchiamo negli occhi di Maria Pia che ci osserva in punta di pastello.
Rodolfo Papa, pittore e storico dell’arte
BIOGRAFIA
Maria Pia Michieletto vive e la vora a Roma.
Studia le teorie del colore fino alle Iconòcromie© esposte in tre mostre 1999-2001 tra cui quella del 2000 con la presentazione del prof. Rodolfo Papa. Nel 2002 riceve un premio per l’acquerello e nel 2005 è selezionata al Premio Massenzio Arte per le Iconòcromie©. Del 2021, PRIMAdonne presentata dalla storica dell’arte dott.ssa Stefania Severi, è l’ultima di dodici personali. Una sua opera è in permanenza al Palazzo De Roccis di Navelli (AQ) predisposto a museo sul prodotto artigianale dello zafferano.
Dal 2017 è nel catalogo Acquerellisti Italiani edito dalla Galleria Arianna Sartori di Mantova.
Nel 2024 vince a Roma il Premio Miglior Acquerello al concorso “Arte PerOGGI” dalla giuria presieduta dal critico d’arte Duccio Trombadori. L’opera che partecipa a “Omaggio a Dacia Maraini” (2023) è selezionata per la Biennale Women Art Bra 2024. Invitata alla collettiva, a cura di Stefania Severi, ispirata ai poeti dell’Arcadia in esposizione alla Galleria Angelica di Roma. Dal 2022 partecipa agli eventi della Rome Art Week. L’ultima partecipazione espositiva è “L’alibi della pittura” a cura della storica Galleria Purificato.Zero di Roma.
CURRICULUM VITAE
Nel 1992 la prima collettiva a Roma nel Complesso Monumentale del San Michele a Ripa.
Nel 1996 la prima personale ‘Embrioni’ presentata dalla storica dell’arte dott.ssa Stefania Severi. Queste prime esposizioni sono il frutto di sette anni di Corsi di acquerello e di altri tre per le Tecniche Pittoriche alla Scuola delle Arti Ornamentali di Roma; ha frequentato, inoltre, il corso con Arcadio Lobato alla Scuola d’illustrazione per l’infanzia, fondata dal pittore Stephan Zavrel a Sàrmede. Seguono, nel 1998 su invito la personale alla Chiesa degli Artisti e l’invito a Riparte ’98.
Nel 1999-2001 presenta la trilogia: Icònocromie© alla galleria L’Eclisse presentata dalla dott.ssa Stefania Severi; ‘I molteplici aspetti della realtà’ in San Crisogono a Roma presentata dal pittore e professore Rodolfo Papa; infine ‘E la luce nelle tenebre brilla’ a Castel Sant’Angelo.
Invitata a ‘Il pianeta carta nel Terzo Millennio’ al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. Seguono la partecipazione a mostre d’arte sacra: Evangelisti, opera acquisita dal Museo di Serrapetrona. La Comunione dei Santi con Santa Lucia, acquisita dalla Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone in Roma. Iconografia di don Guanella (commissionata), eventi organizzati con la curatela della dott.ssa Severi.
Partecipazione alla V Biennale Arte Cristiana Contemporanea a Malta (catalogo).
2002, Certaldo, XVII Premio Italia per le Arti Visive (premiata per l’acquerello).
2003, personale, ‘Colori nel cielo’, alla Chiesa degli Artisti. Invito a ‘Artisti italiani in Bielorussia’ dall’Università della Cultura Bielorussa. Selezionata per il VII Premio Internazionale ‘Massenzio Arte’ con la serie Iconocromie©.
2004, personale, ‘Colori Primordiali’, alla galleria Baldissera con intervista di Stefano Colonna ricercatore all’Università La Sapienza, pubblicata nel BTA Bollettino Telematico dell’Arte. Invitata alla V (Alfabeti) e VI (Passaparola) Rassegna del Libro d’Artista a cura di Stefania Missio, allestite alla Biblioteca Casanatense di Roma.
2006, personale, ‘Sguardi di pa e/s saggio’, Mondelliani Arte Roma.
2007, collettiva d’arte sacra ‘Venite Adoremus’ alla Chiesa degli Artisti.
2008, personale nell’atrio della Sala Mazzoni Ospedale San Giovanni di Roma per la collettiva ‘Humanitas et Concordia’ a cura di Anna Giannandrea.
2009, collettiva d’arte sacra ‘Patroni d’Europa e dei Paesi dell’Unione Europea’ Chiesa degli Artisti.
2011, partecipa alla collettiva alla galleria di Roma Il Saggiatore di Carla Gugi.
2014, personale ‘TERRE primordiali’ alla galleria TaloniArte Roma.
2015, selezionata per ROMArt Biennale Internazionale di Cultura.
2017, invitata con un video e grafica per calendario-gadget alla mostra ‘Tre civette sul comò’ alla Casina delle Civette-Musei di Villa Torlonia Roma a cura di Stefania Severi.
2018, collettive: ‘ONIRICAmente’ ai Giardini Ravino di Ischia. ‘INSPIRE’ alla Casa Cava di Matera.
Nel 2018 selezionata per ‘Nove pollici Rosso’ con l’opera Venere in pelliccia, organizzata da StudioLab 138 di Castelgandolfo.
Nel 2018, la personale ‘Terra, Aria, Acqua’ alla Biblioteca del Parco, circuito Biblioteche del Comune di Roma accompagnata da tre conferenze su Poesia, Natura e Medicina attinenti al titolo della mostra con la presentazione di Stefania Severi.
Mini personale “La fortuna di essere donna, oggi” nell’àmbito della rassegna d’arte e spettacolo “Tratti femminili” a cura di Elisa Palchetti al Chiostro del Governatorato del Municipio X di Ostia.
Nel 2019 riceve Menzione d’encomio per l’opera Veronica Franco al Premio Buonarroti di Seravezza.
Selezionata per due edizioni (2019 e 2020) per “Cammini di fede. Arte in Abbazia di San Nilo”, Grottaferrata.
2020, espone l’opera Paolina Bonaparte per “Liberum Es. Arte in omaggio” per il gruppo Il tempo delle donne.
Per i 700 anni dalla morte di Dante è invitata dalla FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) a partecipare con un libro d’artista all’edizione per il catalogo “Dante nei libri d’artista” che sarà esposto all’Archivio Storico Comunale di Palermo.
Nel 2021 presenta 20 ritratti di donne calve con la tecnica del pastello su carta (iniziati nel 2016 a seguito di un’esperienza oncologica) dal titolo “PRIMAdonne” a cura di Stefania Severi alla galleria Arca di Noesis di Roma.
2022, selezionata per la collettiva “Landscape #3” al Museo Colle del Duomo, Viterbo, a cura di Adelinda Allegretti.
Per lo Studio Lab138 selezionata alla mostra-concorso “Posta dell’Arte – II ed.” a Castelgandolfo a cura di Laura Giovanna Bevione.
Nel 2022 l’opera Il colore che germoglia partecipa alla mostra-concorso per il museo dello zafferano a Palazzo de Roccis di Navelli (AQ) a cura della dott.ssa Lucia Tognocchi. L’opera è esposta in permanenza.
Partecipazioni nell’ambito della RAW Rome Art Week con le collettive allo SBA Sporting Beach Arte di Ostia, alla Galleria Alice Attònita e all’OpenArt Market in Roma.
Nel febbraio 2023 viene selezionata per esporre due pastelli alla mostra “Giuseppe, padre, sposo, profugo” a Vicenza, uno dei quali donato alla Chiesa Ucraina.
Espone il pastello Triangolo per la quinta edizione di “Sensuability. Sessualità, Disabilità e Musica” di Roma.
Da maggio a settembre la partecipazione alla collettiva “Reclamatio Terra. Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente” a cura di Antonietta Campilongo presso l’Accademia d’Ungheria a Palazzo Falconieri in Roma con le opere Ipnos - mare, Ipnos - terra.
Ad ottobre è invitata alla RAW Rome Art Week con la galleria Arca di Noesis per la mostra collettiva “Arte e letteratura. Omaggio a Dacia Maraini” a cura di Rossana Placidi con l’opera La vita segreta delle bambine, olio su tela. A novembre è a Longarone per Arte Fiera delle Dolomiti con la serie degli acquerelli “Colori nel cielo” e a Palermo per “Dante nei libri d’artista”.
Il 2024 si apre con l’invito della galleria di Arianna Sartori di Mantova per “L’incanto dell’acquerello” già presente dal 2019 nel catalogo “Acquarellisti italiani” edito da Archivio Sartori Editore.
Premiata per Miglior Acquerello dalla giuria presieduta dal critico d’arte Duccio Trombadori alla mostra “Arte PerOGGI 2024” alla Ex-Cartiera Latina.
Invitata alla seconda edizione di “Arte e letteratura. Omaggio a Isabel Allende” con l’opera tratta dal suo romanzo L’Amante giapponese.
Invito a partecipare alla mostra itinerante “Settembre andiamo. È tempo di migrare” a cura di Lucia Tognocchi e Stefania Severi.
Presente nella collettiva “Ut pictura poesis” a cura della FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) alla Galleria Angelica di Roma.
Selezionata per la quinta edizione della W.A.B. Woman Art Bra, Biennale della Creatività al femminile a cura di Agata Comandè e alla terza edizione di “Arte e letteratura. Omaggio ad Alessandro Baricco” evento inserito nella RAW - Rome Art Week 2024.
Dal 2024 è nell’elenco Nuovi artisti dello Studio Zero in collaborazione attiva con la storica Galleria Purificato.Zero di Roma e partecipa alla collettiva annuale “L’alibi della pittura” a cura di Francesco Zero.
Nel dicembre 2024 si è svolta la Personale “iCONOGiOiA. Joie de vivre” a cura della galleria Arianna Sartori di Mantova.
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dal 2004 al 2009 ha realizzato oltre 150 video e video-interviste a curatori, artisti, protagonisti del mondo dell’arte (Mambor, Kokocinski, Bonito Oliva, Ceroli, Benaglia, Vezzoli, Penone, Basilè…) presenti nel suo canale Youtube.
Stefania Severi è una storica dell’arte, critico d’arte, docente di storia dell’arte in vari istituti superiori e attualmente all’Accademia d’Alta Moda Koefia di Roma. Ha curato più di settenta mostre in spazi pubblici in Italia e all’estero. Ha collaborato per molti anni con la Chiesa degli Artisti di Roma e con l’Arcidiocesi di Siena realizzando progetti espositivi anche non strettamente ispirati alla realizzazione per l’arte sacra. Giornalista pubblicista, collabora con diverse testate, e come scrittrice ha pubblicato il romanzo il forma epistolare “Vostra Veronica, vita e amori di una cortigiana” a cui si è ispirata Michieletto per una delle “calve” esposta nella personale PRIMAdonne. Attualmente collabora con la FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) realizzando mostre e cataloghi di alto contenuto letterario, poetico e artistico, come per Dante nei libri d’artista (2022) e Gli artisti di oggi e l’Arcadia (2024). Suoi racconti, saggi e poesie sono inseriti in varie pubblicazioni.
Rodolfo Papa è pittore, scultore, storico e filosofo dell’arte, Accademico della Pontificia Accademia dei Virtuosi del Pantheon, docente di Tecniche Pittoriche e di corsi teorici (anche on-line) nell’Accademia Urbana delle Arti di Roma di cui è presidente. Ha realizzato, oltre a ritratti per privati, interi cicli pittorici d’arte sacra tra questi, a Roma, nella Basilica di San Crisogono, a San Giulio I papa, a Sant’Andrea della Valle; nell’Antica Cattedrale di Bojano a Campobasso, nella Cattedrale di San Panfilo a Sulmona, nella Città del Vaticano e all’estero. Autore di saggi e pubblicazioni, collaboratore per Art&Dossier di articoli e monografie tradotti in più lingue, è periodicamente invitato in programmi televisivi su TV2000 e sui canali Rai in particolare si è appena conclusa la tredicesima stagione delle sue “Iconologie quotidiane” su RaiStoria.
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