L'azzurro infinito di Piero Guccione a Mendrisio
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L'azzurro infinito di Piero Guccione a Mendrisio
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Dal 7 aprile al 30 giugno il Museo d’arte Mendrisio presenta una grande mostra antologica dedicata all'opera del maestro siciliano PIERO GUCCIONE (1935-2018), tra i più grandi artisti italiani del secondo Novecento, attivo sino allo scorso anno, celebre per le sue magnifiche marine.
Non c’è mai stato un artista che sia riuscito a dare la dimensione della luce e della relazione tra l’azzurro, il mare e il cielo come Piero Guccione.
Nato nel 1935 a Scicli e scomparso nell'ottobre del 2018, per oltre quaranta anni, ogni mattina, Guccione ha guardato il mare cercando di coglierne le variazioni, non per semplice descrittivismo, ma per trovarci sempre l’anima dell’uomo.
«Mi attira l'assoluta immobilità del mare, che però è costantemente in movimento.»
Guccione ha portato la sua ricerca ai limiti dell’astrazione, restando tuttavia ben ancorato alla realtà.
Persino nelle ultime opere dove la rarefazione è condotta all’estremo e il senso di vuoto diventa qualità principale, egli vuole e sa rimanere pittore di un’antica tradizione radicata nel dato realistico, figurativo.
Con la prima retrospettiva post mortem, il Museo d'arte Mendrisio intende ripercorrere il viaggio attorno al mare di Guccione con l’esposizione di 56 capolavori, tra oli e pastelli, a partire dal 1970 fino alla conclusione del suo percorso.
La scelta delle opere è stata curata dal Museo d’arte Mendrisio in collaborazione con l'Archivio Piero Guccione.
Un catalogo di 120 pagine, edito dal Museo d’arte Mendrisio, documenta con fotografie e schede tutte le opere in mostra, introdotte dai contributi di studiosi e seguite da apparati riportanti una bibliografia scelta e una selezione delle esposizioni.
Una mostra straordinaria per ricordare un grande artista italiano.
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