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Il “Convivio quotidiano” e il “Convivio eucaristico”: maioliche, decorazioni e dipinti della tradizione in esposizione alla mostra “Convivio” per un approfondimento iconografico dell’Ultima Cena
La chiesa del Morelli a Sasso Morelli dall’8 e al 10 settembre ospiterà la XXIV edizione del percorso “Segni e immagini della devozione popolare” organizzato da CLAI con il patrocinio della Diocesi e dell’Amministrazione Comunale della città di Imola
Nell’ambito della XXIV edizione del percorso artistico “Segni e immagini della devozione popolare” organizzato da CLAI, si terrà il 9 e il 10 settembre la mostra “Convivio” presso la Chiesa del Morelli a Sasso Morelli (Imola). Un approfondimento iconografico dell’Ultima Cena con materiali artistici eterogenei sette-ottocenteschi e l’esposizione di maioliche d'uso e di decorazione databili tra la seconda metà del Settecento e il terzo quarto del Novecento.
Marco Violi, curatore della mostra, ha sviluppato la mostra “Convivio” attraverso due filoni tematici: il primo comprende un'ampia selezione di stoviglie d'uso e di decorazione, mentre il secondo dedicato all'Ultima Cena, comprende importanti elementi d'arte sacra.
“Per quanto riguarda il “Convivio quotidiano” – spiega Marco Violi - abbiamo dedicato ampio spazio alla maiolica imolese esponendo straordinarie opere come il bellissimo piatto da pompa recante l'arma di Gaetano Fantuzzi, le due zuppiere con presa a frutto, una delle quali decorata a paesino bruno. La seconda sezione, la più importante poiché direttamente legata al tema principale del convivio eucaristico, è costituita da tre sole opere, tutte prestate dal Capitolo della Cattedrale di San Cassiano di Imola: un dipinto settecentesco ad olio magro su tela, un calice ottocentesco in vermeil e smalto e un incredibile manufatto utilizzato nella processione introduttiva al rito della Domenica delle palme, costituito da un ricchissimo intreccio floreale che dà vita – in progressione verticale – a tre autentici capolavori di “scultura”, realizzati anch’essi intrecciando le foglie di palma: Cristo nell’orto di Getsemani, l’Ultima Cena e Cristo risorto.”
La mostra, patrocinata dalla Diocesi e dall’Amministrazione comunale di Imola, raccoglie oltre sessanta opere provenienti dal Capitolo della Cattedrale imolese, dalle raccolte del MIC di Faenza, della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e del Museo della Cooperativa Ceramica di Imola, oltre che da alcuni collezionisti privati.
“Ancora una volta, siamo alla ventiquattresima edizione – dice Giovanni Bettini, Presidente CLAI - il percorso espositivo “Segni e Immagini della devozione popolare” ci riporta ai valori di riferimento nella storia, nella cultura e nelle tradizioni della nostra comunità. Il tema, ogni anno diverso, richiede studio e approfondimento, ma individuate le tracce da seguire, la ricerca si apre a una dimensione così ricca e profonda da lasciare stupiti per la grande bellezza che incontra. Una sorgente ricchissima alla quale attingere per la valorizzazione del patrimonio storico del nostro territorio, con un’attenzione particolare a raccogliere i “segni” della tradizione non per un richiamo nostalgico a essa, ma piuttosto per ribadire che quei valori sono validi anche oggi. Il titolo della mostra 2017 “Convivio” si riferisce all’episodio evangelico dell’Ultima Cena che Gesù tenne insieme agli apostoli, il “Sacrum Convivium” nel Canto Gregoriano, per riflettere sulla sacralità del cibo, rito che mette in relazione uomo e creato, sul mettersi a tavola, nutrirsi dello stesso pane, condividere pensieri, scambiarsi esperienze, vivere in amicizia e nell’intimità della famiglia”.
Tommaso Ghirelli, Vescovo di Imola
“Prosegue la meritoria attività culturale della Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi, con l’apporto della passione e competenza di Marco Violi, il quale attinge al vasto patrimonio artistico dell’area imolese, valorizzandone la natura popolare, non elitaria ma comunitaria. È superfluo mettere in evidenza genericamente il rapporto tra sacramento dell’Eucaristia e socialità del pasto. Merita piuttosto accennare al carattere personale di tale rapporto. Il convito eucaristico infatti si lega ad un sacrificio, inteso come dono di sé: ad un gesto di abnegazione interamente libero e gratuito, tutt’altro che ritualistico. La celebrazione eucaristica solo al suo primo livello viene ritualizzata: nel suo momento più intimo, nell’effetto che si propone di raggiungere, è un incontro irripetibile, unico, ma anche progressivo, tra Gesù Cristo e ciascun commensale”.
Elisabetta Marchetti, Assessore alla Cultura del Comune di Imola
“Ancora una volta la frazione di Sasso Morelli, il cui centro storico fu edificato alla fine del XVIII secolo dall’architetto poliedrico e di grande successo Cosimo Morelli (1732-1812), ci offre la possibilità di scoprire tradizioni e bellezze, che fanno parte del nostro patrimonio culturale, e storie che ci mostrano la ricchezza dell’essere, non dell’avere. La cultura e la bellezza sono antidoti ad un mondo sempre più ferito dalla paura e dall’apparenza. Per questo la ricerca di profondità e l’impegno per la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale, portati avanti dalla cooperativa CLAI e dal suo presidente Giovanni Bettini, meritano sostegno e un grande ringraziamento da parte dell’Amministrazione pubblica”.
Dove: Chiesa del Morelli (g.c. Fam. Mongardi) a Sasso Morelli.
Inaugurazione: venerdì 8 settembre alle ore 17.30
Apertura mostra al pubblico: sabato 9 e domenica 10 settembre 2017
Orari di apertura: dalle ore 10.00 alle 20.00
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