cati briganti
Catia Briganti – Opere
Le opere di Catia Briganti sono difficile da inserire in una corrente culturale ben definita. La filosofia dell’arte è costituita da necessità, libertà e bellezza. Le concezioni di tempo e spazio sono semplici metafore per adattare la vita dell’artista alla comprensione della massa, così come il reputare un’opera figlia della contemporaneità risulterebbe riduttivo ai posteri, le espressioni creative accadono senza motivo. Necessità dipinta su materiali presi in prestito dal mondo lavorativo a cui l’economia dell’apparenza ha rubato l’anima, libertà di amare e creare sogni desiderati. Tutto ciò che riaccende la terra, la speranza, l’armonia, fa parte del microcosmo stilistico della poetessa-artigiana di Carpineto Romano. “Far rinascere, far rivivere, trasformare a livello simbolico e pratico è la filosofia che sta alla base dei miei lavori. All’inizio, non avendo le possibilità economiche, la ricerca dei materiali usati è stata una necessità. Oggi ho lo stesso approccio, ma si è aggiunta la consapevolezza”. In questo modo Catia Briganti descrive il senso dell’ispirazione che sottende alle sue opere, ma bisogna andare oltre. Il potere di plasmare i materiali può appartenere a tutti, ma la forza di ispirare catarsi nel fruitore dell’opera si esprime nell’instabilità della natura e nella fragilità del presente. In altre parole nella vita in sé. Da ciò può partire la definizione di cultura di massa intesa come consapevolezza in larga scala dell’esistenza dell’arte nella vita di tutti i giorni. Qualcuno potrebbe trovare nei totem il fertilizzante dell’immaginazione, piccole tristezze e miracoli della sostenibilità ambientale con il benemerito plauso della cultura del riciclo, ma sarebbe come descrivere l’amore semplicemente ascoltando il battito del cuore. Il caleidoscopio di colori accarezza la sensualità attraversando i vecchi ponti dell’arte, recuperando (e qui sta il vero concetto del riciclo) la speranza di un reale movimento artistico degli anni zero che si sono appena conclusi. Come mattoncini in grado di pavimentare la fantasia della collettività, le sculture della Briganti raggiungono completezza comunicativa con regolarità geometriche ben definite. Tutto ciò non dipende dalle angolazioni con cui ci si relaziona all’arte. Teoricamente siamo tutti capaci nel comprendere, ma la volontà del capire non è facile. Abbiamo ancora il desiderio di unirci al mondo? Con gli occhi sembra possibile, ma non si può mentire all’arte.