Maris
Mauro Mari, in arte “Maris” nasce a Siena il 24 Marzo del 1940, durante lo svolgimento della II guerra mondiale, figlio di un militare impegnato al fronte cresce molto in fretta abbandonando presto gli studi per aiutare la famiglia.
Durante l’adolescenza inizia a dipingere, ma soprattutto a ricercare il suo metodo ideale, alla fine degli anni sessanta inizia ad esporre le sue opere prima in Toscana e successivamente in tutta Italia, ricevendo ottimi risultati sia di pubblico che di critica.
Nel 1972, apre la galleria d’arte “San Frediano” che diventa un punto di riferimento per la pittura Toscana degli anni 70° e 80°, in quel periodo le sue opere raggiungono valori di mercato consistenti e di conseguenza si trasferisce a Firenze, città simbolo dell’arte e punto di riferimento internazionale della cultura di quel periodo.
Negli anni 80° tra i suoi sostenitori si evidenza il maestro “maledetto” Mario Schifano, che entusiasta delle opere di Maris decide di aiutarlo nel suo percorso artistico aiutandolo nella sua formazione e divenendo il suo maestro per un lungo periodo.
Tra la fine degli anni 80° a metà degli anni 90° Maris conduce programmi di Arte su varie emittenti televisive toscane e nazionali, la sua esperienza viene messa a disposizione per il sostegno di altri colleghi e le sue esposizioni si interrompono, i quadri prodotti in questo periodo sono pochi, ma lo studio di nuove tecniche procede lontano dalle scene.
Con l’arrivo del nuovo Millennio, Maris ha ricominciato a dipingere con più frequenza e un suo nuovo stile ha preso forma, la sua tecnica è stata spesso accostata al genere “Dripping / Drip art” noto nei quadri di Pollock, ma dietro alle sue creazioni c’è l’uso di tecniche miste e molto studio sul colore, qualità che lo rendono un’autore fuori dal comune e forse, con uno stile unico al mondo. Nei suoi quadri Maris, rappresenta la realtà esaltando i sentimenti con graffi di colore che creano un’ inedita e folle armonia con aspetti futuristici e fantastici.
Ogni quadro di Maris è assolutamente originale, ma nelle sue collezioni si riconosce il suo tocco audace e fuori dagli schemi. Le sue creazioni racchiudono al suo interno una introspettività creata dal connubio dei colori che creano immagini surreali dove ogni individuo che lo osserva, scopre un mondo fantastico differente, che gli appartiene in maniera univoca.