Giuseppe Rinaldo Basili

Parlare di sé non è mai facile e ancor più difficile lo è per chi, come me, scarica molto sull’opera la propria anima e le proprie idee. David Hockney diceva di non ascoltare ciò che l’artista dice, ma di osservare solo ciò che fa.

Il fare arte è stato per me il classico desiderio represso che alla fine viene a galla e la frequentazione di uno studio artistico ha fatto il resto.

Un po’ per carattere, un po’ per convinzione ho sempre cercato l’armonia attraverso il contrasto, esasperando gesti e cromatismi, coinvolgendo lo spettatore fino a farlo diventare “parte”.

Per quanto tutto sia consequenziale, è dal 2010 che ho legato sempre più l’idea di Armonia degli Opposti alla società contemporanea e le serie cui ho dato vita hanno tutte come dominante l’assemblaggio di colori assimilabili a razze / persone che auspico, possano convivere attraverso regole condivise da tutti, aprendosi a un dialogo visto come arricchimento.

La passione mi ha spinto a mettermi in gioco e per quanto l’arte possa succhiarti molto in termini di tempo ed energie, ti fa dono di un qualcosa oggi più che mai importante per capire l’Altro: la conoscenza di te stesso.