Gio Max Ran
Il pittore contemporaneo Giovanni Massimiliano Rannisi, alias Giò Max RaN, si racconta, mostrando tutto il suo coinvolgimento e la sua passione per l’arte.
“Fin da piccolo, senza che me ne accorgessi, passavo tutta la giornata a disegnare, su ogni superfice: carta, pezzi di cartone, sul vetro dell’auto e sulle finestre quando erano appannate…
Nel 1991, finito il liceo artistico e il servizio militare, ho lasciato Catania alla volta di Milano per iscrivermi a Brera; lasciai presto l’Accademia, deluso dal metodo di insegnamento e proseguii i miei studi presso l’accademia di Belle Arti di Catania dove incontrai professori che lasciarono il segno nella mia vita.
Sono cresciuto a Catania, una realtà buia, dove molti ragazzi e genitori vivevano di espedienti…lì capii che tutti i miei “perché” della vita dovevano trasformarsi in grida. Troppi soprusi, troppi ragazzi allo sbando, troppa ignoranza indiretta: la mia è una ribellione, così come la mia ricerca artistica vuole essere una denunzia attraverso la pittura su tela .
I miei quadri vogliono rispecchiare la società di oggi; io non dipingo per abbellire una parete o per avere riconoscimenti ma per dare voce alla mia interiorità…un suono muto per le nostre orecchie ma forte per i nostri occhi e il nostro cuore.
Questa è per me l’arte contemporanea, la possibilità di dar voce a un’opera che trasmetta tutto il mio mondo interiore e le mie battaglie.”