L'Adidas ha selezionato per creare degli artwork che celebrino i cinquant'anni delle Adidas Superstar, l'artista visiva Paola Pinna, formatasi tra Cagliari (presso lo storico Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois) e Londra (dal momento che sappiamo bene che Cagliari è l'unico capoluogo di Regione e città metropolitana, nell'intero Occidente, priva di pubblica Alta Formazione Artistica).
Paola Pinna si è mossa orientandosi con la sua traiettoria di ricerca linguistica, partendo dal brief di partenza che era ''remix the past imagine the future", determinando un avatar che partendo dal mezzo secolo passato, si trasforma in essere celeste approdando su un altro pianeta (il futuro):
partendo dal mezzo secolo delle Superstar, Paola Pinna ha rappresentato una metafora narrativa che consente di leggere un vissuto di transizione generazionale, da un millennio all'altro, nell'arco di cinquant'anni le Adidas Superstar hanno accompagnato un'intera generazione (quella dello scrivente), verso un nuovo mondo.
Un viaggio verso un futuro fluido, con l'avatar che diviene blu, semi alieno semi angelo.
Strumento di lavoro Unreal Engine, software per creare videogames.
Il clip verrà utilizzato nelle principali città metropolitane Europee come Milano, Londra, Madrid e Berlino e a brevissimo potremmo fruirne tutti su YouTube.
A proposito qualche anno fa, nel 2015, una certa Marina Abramovic s'occupò di celebrare artisticamente con una videoperformance le Adidas Superstar, e anche in quell'occasione scrissi un pezzo per il Lobodilattice, che si tratti di un alchemico ed esoterico passaggio tra passato e futuro tra artiste che segnano un'epoca?
Vero è che nella Belgrado di Marina Abramovic, per quanto teatro di guerra quando Marina Abramovic la lasciò, un'Accademia Università delle Arti e Scienze, c'è dal 1886, Paola Pinna vive d'artista visiva in una Cagliari dove un'Accademia di Belle Arti non è ancora mai nata, e anche la sua pare una condizione di formazione di guerra in corso (complicata con il lockdown e il conflitto Russia-Nato).