LOBODILATTICE

L'artista depresso!

L'ARTISTA DEPRESSO

Non amo gli artisti depressi:
parlano soltanto della loro depressione e si muovono cronicamente isolati e melanconici.
La melanconia è il loro studio, un lido desolato!
Il depresso è un artista che vive la realtà a distanza di sicurezza dalla realtà, si muove tra alti e bassi, è un alieno della realtà ordinaria!
L'artista depresso si sente unico, è l'atipico stimolato dal dramma su di lui/lei scritto da lui/lei.
L'artista depresso non accetterà mai d'essere un banale artista, tutta la sua produzione pare muoversi dalla rivalsa verso un'infanzia infelice e nel nome di questo accusa tutto ciò che gli manca!
Estetizza l'ordinarietà della sua depressione, vivendola come se fosse comprensione poetica della condizione umana!
Il depresso è un artista nato vecchio, utilizza un dolore artefatto per proiettare l'immagine drammatica di sé: si configura pronto a morire di fame in soffitto senza arrendersi mai al profitto.
Con attacchi di disperazione e melanconia intensifica la sua emotività, è solo dolore e creatività, la sua arte è priva d'emozione e riflessioni intermedie!
L'artista depresso non avrà mai un look da grandi magazzini, ama la trasgressione e si muove con tutta la sua produzione sul filo dello scandalo, di base è sempre invidioso di qualche altro artista.
Non capisci mai che lavoro faccia, uno è il lavoro che fa per vivere, l'altro è quello dell'artista.
Rifiuta a prescindere di lavorare con chi guadagna più di lu o ha di più, rifiuta lavori servili o anonimi dove pensa che il suo talento sia inespresso, non vive nel presente, ha l'attenzione l'ondata, è nel passato, nel futuro, nell'assente e non pervenuto!