L'origine dell'arte è l'instagram!
Quando ragioniamo di linguaggi dell'arte, quello che dobbiamo mettere a fuoco, è come l'arte sia tutta contemporanea: i ragionamenti nel presente sono su di un passato compresente.
Ragionare sull'arte come qualcosa che vada avanti rispetto a un indietro nel tempo, è erroneo.
Esiste soltanto con lo sguardo del presente: quella che non guardo, che non visiono, che non giudico, non è arte, forse lo è stata ma ora non lo è più, non c'è!
Quando guardo un bronzetto nuragico, quel passato è compresente con il mio presente: quella linguistica dell'arte la configuro come una grande linea, un luogo dove passato, presente e futuro esistono insieme, il passato di ieri, diventa un altro passato con lo sguardo presente.
Lo sguardo del mio presente non è lo stesso di Mimmo Di Caterino studente d'Accademia, rileggo la lettura del mio linguaggio, del mio stile e della mia ricerca, modifico la lettura di ciò che ho fatto a partire dal mio presente, ed è sempre il mio presente a determinare la prospettiva futura del mio linguaggio e della mia ricerca, sempre che il linguaggio sia di chi lo determina.
Il contemporaneo di oggi non è lo stesso di ieri, quanti artisti sono stati cancellati dalla storia presente?
Molto di più di quanti sono stati conservati, perché questo avviene?
La memoria linguistica dell'arte, non è dentro l'artista, il linguaggio è fuori di lui, per questo i Musei sono postazioni d'interessi economici e di mercato, in realtà sarebbero inutili, il linguaggio dell'arte si muove e nutre da solo, ma serve studiarlo e conoscerlo per arrivare a una pratica consapevole, che non è detto che debba essere nozionistica e archivistica, o modaiola.
Il mio linguaggio artistico, non potrà mai essere uguale a se stesso tra dieci anni, il punto su una medesima linea si sposta, io sono un osservatore esterno del mio lavoro e del mio linguaggio, il punto si sposta da solo, su una traiettoria d'insieme già determinata.
I linguaggi dell'arte sono questa cosa, la revisione permanente della memoria, il luogo dove il linguaggio incontra lo sguardo, nulla è più Instagram del linguaggio dell'arte: il ricordo è l'esperienza che connette le nostre traiettorie, il ricordo che scompare comporta l'irrilevanza (anche in termini di mercato) di certa arte che scompare nella nostra memoria collettiva, il passato esiste soltanto in quanto espressione del presente!
L'arte non è qualcosa che accade ora, ma qualcosa che esprime ora: questo porta certi trend (mai stati artistici) a decadere!