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LEGAMI
Si possono considerare più forti i legami tra due persone che si scelgono
che tra persone legate da un vincolo di sangue.
I Legami più saldi e duraturi, sono quelli che detta il cuore.
Stephen Littleword
Sabato 30 aprile 2022 alle ore 18 si inaugura presso la galleria ranarossa3.0 LEGAMI a cura di Ersilia Sarrecchia. Dieci artisti per una collettiva che indaga sul tema degli affetti ma anche dei vincoli o gli obblighi che un legame può portare con sé. I legami, che siano questi di sangue o di cuore, sono perennemente in bilico tra attrazione e separazione, piacere e sofferenza, ragione e sentimento. Legame è un termine di derivazione latina e significa «legare», può quindi corrispondere a una relazione, può essere un rapporto affettivo oppure vincolo morale o sentimentale, può comportare reciproca fedeltà, oppure limitazione della libertà individuale.
Possiamo essere legati ad altre persone, avere legami di amicizia, d’amore, di parentela ma anche avere legami profondi con il passato, con le nostre origini, i luoghi, con gli animali domestici, con oggetti che appartengono al nostro vissuto e che circondano la nostra quotidianità. Un legame si può sciogliere, da un legame ci si può estraniare, rendere indipendenti, autonomi, liberi, ma è sempre possibile?
Una piccola grande mostra, che si muove coraggiosa, tra pittura, fotografia e scultura, rivolta ad un tema che inevitabilmente ci coinvolge.
Daniela Balsamo nasce a Palermo nel 1970 dove attualmente vive e lavora. Artista poliedrica, ha vissuto esperienze significative tra New York, Milano e Roma nei campi della moda, scenografia e illustrazione.Espone Pomeriggio Mistico, un’olio su tela di lino inedito di grande formato. Racconta di due bambine e la loro amicizia, poi l'adolescenza, due piccole donne che pensano al loro futuro. Possono essere tutto, diventare ogni cosa e la magia del loro potenziale si manifesta tutta intorno. Realtà e sogno si mescolano, caratteristica ricorrente nelle opere della Balsamo, dove varie dimensioni temporali abitano lo stesso spazio. Questo racconto fatto di percezioni, premonizioni, sogni e visioni è il materiale poetico su cui basa la sua ricerca pittorica, un modo per raccontare sé stessa e ciò che la circonda.
Fabio Imperiale nasce a Roma nel 1981, dove attualmente vive e lavora. Si dedica completamente alla pittura dal 2004 dopo aver lavorato anche nella grafica pubblicitaria. Collabora con numerose gallerie italiane, ha esposto in mostre personali, collettive e prestigiose fiere di settore.
Espone "Rigirare", opera di grande formato datata 2021/22 che appartiene ad un ciclo di opere che ha preso vita alcuni anni fa dedicato alla montagna, di cui l'artista è frequentatore abituale. In questi dipinti, l'intento dell'artista è da una parte quello di tradurre su tela le emozioni suscitate dall'esperienza della scalata, dall'altra quello di concedersi uno spazio del tutto libero e riservato all'interno della propria produzione, di cui queste opere, raramente esposte, rappresentano la parte più intima.
Marco Lombardo, bolognese classe ’65, vive e lavora in campagna nella periferia di Bologna. Utilizza il linguaggio fotografico con grande libertà, la fotografia tradizionale infatti in alcuni progetti si arricchisce di elementi pittorici e luminosi. Da molti anni espone suoi progetti in ambito nazionale in diverse gallerie e fiere di settore. Espone tre lightbox in medio formato dedicate al mondo femminile. Come frame di un intimo racconto, dettagli di corpi rimandano a scene di un vissuto personale, un legame che resta impresso nella mente, negli occhi e nel cuore.
Antonio Gregorio Maria Nuccio, artista palermitano classe ’78, dipinge prevalentemente ad olio ed ha all’attivo numerose mostre personali e collettive. Espone una serie di dipinti realizzati su lettere acquistate in mercatini dell’antiquariato scritte di pugno da figure a lui sconosciute e risalenti ai primi anni del ‘900. La lettera è simbolo di un legame, può essere di grande consolazione se rivolta ad una persona cara lontana e, trepidante è l'attesa di ricevere una risposta. Prendono vita così, nell’immaginario dell’artista, personaggi che rievocano mittente o destinatario, immaginati sì, ma vivifica rappresentazione del legame che assume la corrispondenza epistolare.
Marika Ricchi, scultrice nata a Cesena nel 1987, insegna modellistica presso la Libera Accademia di Belle Arti di Rimini. Protagonista di numerose partecipazioni a importanti mostre collettive private e pubbliche e premi nazionali ed internazionali. Espone una scultura in marmo dal titolo 4U che rappresenta un forte legame tra due parti anatomiche, il braccio e la mano, della stessa persona come di due anime differenti; si stringono con vigore ma allo stesso tempo si respingono con un gesto tipico del linguaggio muto ma che esprime in tutta la sua totalità e franchezza, il desiderio di prendere altre strade rispetto a chi si ha davanti o rispetto a quello che in noi stessi non ci aggrada. Una vera farfalla imbalsamata si posa sulla parte anatomica, donando eleganza e leggerezza ad un momento di energica determinazione.
Ersilia Sarrecchia, nata a Latina, vive e lavora a Modena. Orienta prevalentemente la sua ricerca pittorica verso il mondo femminile e quello della natura. Nei suoi dipinti si può assistere ad un punto di incontro dell’artista con sé stessa, momenti di riflessione ma anche espressione indomita del proprio sentire, come intimi stralci di un diario personale racchiudono sogni e ricordi; i soggetti di matrice realistica sono inseriti in paesaggi astratti e talvolta sopraffatti dalla materia e da cromie innaturali. Diplomata con lode in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, prende parte ad esposizioni e fiere di settore, in Italia e all’estero. Espone Camera 312, opera inedita di grande formato. I segni tracciati sulla tela dall’artista vogliono condurci all’interno di una stanza, la stanza di un hotel inondata dalle luci rosse delle insegne esterne, si vedono due figure, i corpi di un uomo e una donna si sovrappongono. Chi sono? Assistiamo all'incontro proibito di una coppia di amanti oppure alla coronazione di un sogno d'amore? Due sposi in luna di miele, una coppia datata che ritrova la propria intimità, forse un’ immagine onirica o quella riflessa di un ricordo?
Gaetano Tommasi, nasce in provincia di Taranto nel 1973, laureato in Scienze Biologiche e in Comunicazione e Marketing, appassionato da sempre di disegno, dal 2011 si dedica anche alla pittura. Nel 2021, inoltre, completa il percorso di studi artistici all’Istituto Europeo del Design di Como, Accademia Aldo Galli. Espone una composizione di quattro dipinti ad olio che lo stesso artista descrive con una sua riflessione partendo dalla frase di un celebre filosofo: I “legami umani” sono stati sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini. (Zygmunt Bauman)In queste parole del famoso sociologo è centrato uno snodo semantico importante. Quanto siamo davvero disposti a vivere veri legami e non solo connessioni ormai spesso anche solo virtuali? Quanto davvero siamo disposti a scendere nelle viscere dei nostri legami senza tirarci indietro ad ogni difficoltà o di fronte alle spaventose fragilità dell’altro? Il perno della mia pittura è proprio quel “legame” indissolubile tra la luce e le piante, i soggetti, che essa irradia. Lo stesso legame sussiste tra gli uomini, accomunati dalla quella luce, dallo stesso sole, tutti indissolubilmente embricati in un unico destino.
Cetti Tumminia, nasce a Sassuolo nel 1977. Un diploma di Maestro d’Arte nel 1996 e un diploma in Grafica Pubblicitaria e Fotografia nel 1998. Da diversi anni espone in numerose mostre collettive e personali in gallerie pubbliche e private e in fiere di settore, ricevendo riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Espone Infinita, un’opera di grande formato in tecnica mista che rappresenta per l’artista il legame con la sua stessa natura. Natura nera che mi trattiene ed intrattiene nel cammino. Procedo, dal profondo delle viscere, senza lasciarmi sopraffare, portando alla luce ciò che mi rende viva, mi immergo, nei bui luminosi che saziano l'anima. Riemergo, rinvigorita dalla verità dell’esistenza. Resto. Presente, legata alla vita, legata al mio dentro, per non sprofondare.
Angela Viola, nasce a Palermo nel 1981. Vive e lavora in provincia di Reggio Emilia. Si laurea in pittura all'Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2003 e la sua ricerca ruota spesso attraverso l'indagine dei conflitti interni nella piccola unità sociale: la famiglia. Lavora su supporti come carta, tela, inchiostro, utilizzando fotografie smarrite e ri-trovate nei mercati, cotone e spesso oggetti molto piccoli e non convenzionali. La ricerca di Angela Viola ruota intorno all’indagine delle relazioni più profonde e le connessioni naturali che intercorrono tra essere umano e il mondo naturale. Relazioni interne e interconnesse con l’esterno: eredità emotive, legami e intrecci che determinano il nostro imprinting, il nostro stato di coscienza che agisce, spesso, nell’incoscienza.Espone alcune opere che appartengono alle diverse serie, MA(ta)SSE, Happy Family e Interior Landscapes che provengono da uno spazio interiore e molto personale intriso di esperienze vissute personalmente.
Alberto Zecchini, pittore, vive e lavora a Modena. Diplomato in ragioneria, dopo il diploma frequenta la scuola di fumetto “Nuova Eloisa” a Bologna e poi lo studio del pittore Ermanno Vanni a Maranello. Nei suoi lavori assistiamo ad un viaggio tra l’interiore e l’esteriore, le sue tele sono animate da personaggi onirici intrisi di colori dalle tonalità della terra con una materia viva e pulsante. Ha partecipato a mostre e fiere del settore sia in Italia che all’estero. Espone Room 121, dipinto ad olio di grande formato che prende il titolo da un brano degli Stooges che l’artista ascoltava durante l’esecuzione dell’opera. Il testo del brano narra una storia d’amore, l’attesa di un incontro "...innamorato- sveglio tutta la notte - al mattino sarò pronto per vederti - non dimenticare di venire - stanza 121 - non dimenticare di venire.."
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