Tommaso Di Nunno
Col suo primo, inebriante respiro sente la freschezza ed i profumi dei monti Dauni dell'appennino Alberonese, dove lo sguardo coglie l'incredibile esplosione dei colori del Maggio 1949, in quella natura incontaminate che continuerà ad ispirarne le spinte artistiche e creative.
Studia, approfondisce e personalizza tecniche artistiche innovative, diversificando materiali e criteri compositivi mai fatti prima.
Si laurea in scienze politiche ma le sue passioni sono le analisi sociologiche, la biologia e le scienze naturali attraverso cui acquisirà il profondo convincimento che il pensiero creativo e trascendente costituisce il supporto strutturale per la costruzione dell'autocoscienza dell'essere umano.
E' il surrealismo quello che per lui assume il più edificante dei ruoli suggeriti dalla sua interiorità, infatti la sua idea artististica si ispira ad Andrè Breton(Capo scuola del pensiero surrealista "1924").
In arte "ToDino" surrealista che non sfugge, però, ad una sua profonda, personale caratterialità: Il desiderio irrefrenabile di compiere analisi profonde sulle spinte che muovono i comportamenti umani tentando, sperando, forse follemente, di condizionarne gli aspetti, secondo lui, negativi.
A. Soricaro, critico, responsabile della galleria d'arte "Zero Uno" scrive:"Riuscire a suscitare emozioni è la prerogativa dell'arte contemporanea; arrivare all'osservatore catturandone emozioni e sensazioni è complesso, ma la grazia di Tommaso Di Nunno valica confini consueti ed introduce lungo iter alternativi ed inconsueti.
Si destreggia tra astrazione e figurazione sperimentando tecniche e materiali sempre nuovi. Una produzione vasta e sempre differente dai sensi profondi e ricercati che si avvale di una cultura artticolata e complessa insita nell'artista; Una mano aggraziata, quasi impaurita, si approccia al supporto lasciandosi gestire dai colori e dalla materia, vincolato da una precisione che è insita nella natura di chi crea e che lo porta ad osare quanto basta.